Roma parentopoli, all’Atac quattro condanne. Assolto assessore Visconti
15 Dicembre 2016
Finisce con quattro condanne per abuso d’ufficio, una sentenza di assoluzione e una di prescrizione il processo per la ‘Parentopoli‘ all’Atac, le assunzioni di amici e conoscenti nell’azienda di trasporto capitolina malgrado non avessero i requisiti previsti. I giudici dell’VIII sezione penale del tribunale di Roma hanno deciso le seguenti condanne: tre anni e sette mesi di reclusione all’ex amministratore delegato Adalberto Bertucci; due anni e tre mesi al suo successore dell’epoca Antonio Marzia; tre anni e un mese all’ex dirigente dei Servizi informatici Luca Masciola e un anno e otto mesi al manager Vincenzo Tosques.
La prescrizione è stata applicata per l’ex direttore generale di Trambus spa e per l’ex assessore comunale all’ambiente Marco Visconti c’è stata una assoluzione completa: per “non aver commesso il fatto”. Era stata chiesta, dalla procura, la condanna a due anni per l’Assessore all’Ambiente. Visconti disse che la sua compagna era entrata con Bertucci, aggiungendo «gli ho dato una mano ai trasporti. Sono cose che si sono sempre fatte». Era il 2008, e la signora Visconti cominciò a lavorare in Met.Ro. a 2600 euro netti al mese.
Il collegio ha disposto per i quattro imputati condannati l’interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena inflitta ed il risarcimento, da valutare in sede civile, alle parti civili costituite, tra cui Roma Capitale e Atac spa. Le assunzioni sospette erano quarantase, tra cui quella della cubista Giulia Pellgrino e di Giorgio Marinelli. Sono stati condannati anche altri due dirigenti Atac.