Pechino, superati i livelli massimi di inquinamento di 24 volte
03 Gennaio 2017
Le immagini sono a dir poco preoccupanti. Un video in timelapse pubblicato su Twitter dall’utente China_chas mostra come in pochissimo tempo Pechino cambia aspetto. Bastano 20 minuti e la scena cambia. L’aria diventa densa e non si riescono più a distinguere case e grattaceli. Il grigiore copre e sovrasta ogni cosa. Un livello di inquinamento atmosferico preoccupante quello cui è sottoposta la capitale della Cina, tanto che, nel weekend di Capodanno le autorità hanno sospeso gli autobus verso i centri periferici e cancellato alcuni voli diretti all’aeroporto principale.
La Cina ha salutato così l’arrivo del nuovo anno (per il calendario occidentale) con un allarme di colore rosso per lo smog in 24 città del nord-est: il livello più alto previsto dal paese. A Pechino, le polveri sottili sono state nei giorni scorsi di 24 volte più alte il livello massimo consentito. In media, il livello annuale di PM2.5 a Pechino è di 80 microgrammi per centimetro cubo, molto al di sopra dei 35 massimi dell’obiettivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ma anche dei 60 perseguiti dal governo cinese.
A fare innalzare lo smog in questi giorni è stato l’uso più intenso di carbone, che nella stagione invernale riscalda le case di milioni di famiglie cinesi. Il carbone rappresenta ancora il 60% dell’offerta energetica nel paese, tanto che lo stesso governo, nonostante i propositi di ridurne la capacità produttiva entro la fine del decennio, punta ad aumentarla a circa 4 miliardi di tonnellate al 2020, seppur in lieve rialzo rispetto ai livelli attuali, che si aggirano sui 3,75 miliardi.