Attacco sventato a Marsiglia, adesso le presidenziali francesi fanno paura
19 Aprile 2017
“Abbiamo sventato un imminente attacco terroristico alla vigilia delle elezioni”, così la Polizia francese che ha arrestato due uomini a Marsiglia, trovati in possesso di armi e materiale esplosivo. Preparavano un “atto violento”, secondo le autorità. Manca una manciata di giorni dal primo turno delle presidenziali e la tensione in Francia è alle stelle. Chi vincerà la corsa all’Eliseo avrà una grossa responsabilità, e non si tratta solo, come si ripete da mesi, di una nuova Brexit stavolta formato francese, bensì della minaccia del terrorismo islamico che incombe come una spada di damocle sul Paese.
I due uomini individuati dalla polizia sono di nazionalità francese, uno nato nel 1987 e l’altro nel 1993, si sono conosciuti in carcere dove poi si sono convertiti all’Islam radicale, come ha spiegato il procuratore di Parigi nel corso di una conferenza stampa. Tra mitragliette e pistole, nell’appartamento dei due è stata trovata anche una bandiera gruppo Stato islamico. La Direzione Generale della sicurezza interna (Dgsi) già da una settimana era sulle loro tracce, e i candidati alle elezioni presidenziali sono stati avvertiti del pericolo in corso. “I principali candidati sono stati avvertiti a metà della scorsa settimana che c’era un rischio e che due individui erano stati identificati. Abbiamo ricevuto le loro foto” ha dichiarato il portavoce di Macron a cui hanno fatto seguito le dichiarazioni dei membri dello staff di Fillon e della Le Pen che hanno confermato la versione della polizia.
Intanto, il ministro dell’Interno francese Matthias Fekl ha annunciato un dispiegamento di forze senza precedenti in vista degli appuntamenti elettorali “per garantire la sicurezza del popolo francese e per garantire che la campagna presidenziale si svolga senza intoppi”. Nei giorni scorsi il governo ha messo a punto un piano a protezione dei 67 mila seggi sparsi in tutta la Francia, che prevede una mobilitazione di 50mila agenti delle forze dell’ordine, oltre ai militari dell’operazione “Sentinelle” varata dopo le stragi del 13 novembre 2015 a Parigi. Per chi ha letto l’ultimo romanzo di Michel Houllebecq, con quel racconto di una Francia al voto mentre avvengono attentati e altri attacchi misteriosi (fino a quando Parigi si riveglia con un presidente musulmano), tutto quello che sta accadendo non può che destare una grandissima preoccupazione.
E che la situazione sia davvero pericolosa lo dimostra il fatto che su temi come il terrorismo islamico o il rapporto tra islam e stato francese, ma anche sulla immigrazione. i candidati non si stanno esponendo troppo mantenendo una estrema prudenza, compresa Marine Le Pen. Certo il contrasto alla guerra portata in casa da cellule jihadiste e foreign fighters sarà una delle grandi sfide che impegneranno il prossimo presidente, dopo la deludente e in molti casi fallimentare, esperienza di Hollande – si pensi al sostegno dei socialisti francesi alla “causa” delle primavere arabe sponsorizzate da Obama.