La cronaca della giornata
04 Aprile 2007
di redazione
Marco Tronchetti Provera ha “fatto fuori” Guido Rossi. Olimpia, la holding posseduta per l’80% da Pirelli&C. e il 20% da Sintonia dei Benetton, ha annunciato, infatti, di aver depositato in Telecom “una lista di candidati alla carica di consigliere di amministrazione da proporre alla prossima assemblea ordinaria convocata per il 15-16 aprile 2007”. E il presidente di Telecom Italia, Guido Rossi, non è tra i candidati. Una scelta, quella di non ricandidare Rossi, da mettere probabilmente in relazione con i dissidi fra Marco Tronchetti Provera e lo stesso Rossi, schierato appunto contro l’ipotesi di cessione agli statunitensi di At&T e ai messicani di America Movil. A Piazza Affari i titoli Telecom hanno chiuso in rialzo dell’1,47% a 2,408 euro.
Ecco la lista dei consiglieri proposti
I consiglieri proposti sono: Carlo Alessandro Puri Negri, Claudio Del Conto, Luciano Gobbi, Gilberto Benetton, Gianni Mion, Carlo Orazio Buora, Riccardo Ruggiero, Aldo Minacci, Renato Magliaro, Paolo Baratta (indipendente), Diana Bracco (indipendente), Domenico De Sole (indipendente), Luigi Fausti (indipendente), Jean Paul Fitoussi (indipendente) Pasquale Pistorio (indipendente), Francesco Gori, Lucio Pinto. Con Del Conto, Gobbi, Pinto e Gori si rafforza la rappresentanza di uomini espressione della Pirelli. Confermati Gilberto Benetton, Gianni Mion e Renato Pagliaro (Mediobanca) mentre una new entry è Aldo Minucci, vicedirettore generale delle Generali. Nella lista di Olimpia, infine, non compaiono i nomi di Massimo Moratti e Vittorio Merloni.
La riunione di Piazzetta Cuccia
Guido Rossi ha lasciato attorno alle 20, dopo circa tre ore, la sede milanese di Mediobanca dove era in corso una riunione del comitato esecutivo che ha anche affrontato il delicato dossier Telecom. Mediobanca – azionista di Pirelli con il 4,45% – è legata in un patto con Generali e Olimpia nella compagnia telefonica, che prevede anche un diritto di prelazione a favore di Piazzetta Cuccia e di Generali, da esercitare nei 15 giorni successivi alla fine di aprile. In quella data scadrà l’esclusiva della trattativa di Pirelli con At&T e America Movil.
Il confronto politico
Romano Prodi continua a “rispettare” il silenzio. Nonostante le richieste dirette di molte forze politiche e di molti ministri, come Alfonso Pecoraro Scanio, che oggi ha chiesto un intervento del governo per tutelare l’interesse nazionale e i consumatori. Mentre secondo il ministro delle Infrastrutture di Pietro: “la vicenda Telecom presenta lati oscuri che vanno risolti. In particolare c’è la necessità che lo Stato si occupi di dettare regole per garantire che asset fondamentali per la funzionalità del Paese non possano essere utilizzate per operazioni di puro mercato. Non si può lasciare al mero accordo delle parti private qualcosa che che riguarda i servizi al cittadino e la stessa funzionalità delle istituzioni”. E al centro del dibattito è tornato anche il cosiddetto Piano Rovati: “Il piano Rovati era giusto, ma né le banche né i capitalisti italiani hanno ascoltato l’allarme”, ha detto uno dei più stretti collaboratori del presidente del Consiglio, il ministro per l’Attuazione del programma Giulio Santagata.
Il Wall Strett Journal svela le carte
Intanto, la francese France Telecom e la spagnola Telefonica studiano delle controfferte per Olimpia, almeno secondo l’edizione online del Wall Street Journal. Le controfferte mirano a contrastare l’offerta di At&T e America Movil. Sempre secondo il WSJ, le due società europee di tlc “sono in trattative con le banche italiane e le compagnie di assicurazione per allearsi e formare un gruppo di investitori politicamente accettabile in grado di controllare Telecom Italia”. Sul fronte politico ci sono stati i primi colloqui tra il governo e i rappresentanti dei due pretententi al controllo di Telecom Italia. At&T e American Movil hanno fatto ad Olimpia un’offerta pari a 2,82 euro ad azione per i due terzi delle azioni Telecom in suo possesso. «Ci sono stati contatti telefonici molto utili e nei prossimi giorni proseguiranno» ha detto il ministro delle comunicazioni, Paolo Gentiloni.