
Per Eluana la speranza non è l’ultima a morire

15 Luglio 2008
Di margini giuridici ce ne sono pochi. Solo quei sessanta giorni che intercorrono tra la notifica del provvedimento e il suo passare in giudicato. In quei sessanta giorni la Procura generale di Milano potrebbe decidere che rivalutando il caso Englaro siano riscontrabili vizi di forma o sostanza ovvero ancora che le prove sottoposte al vaglio della Corte di Cassazione (il primo grado di giudizio che nell’ottobre scorso diede il via libera alla sospensione delle cure per Eluana) non siano state valutate in modo corretto. E quindi sospendere la sentenza in appello emessa a favore delle richieste di Beppino Englaro.
Ma che cosa potrebbe accadere nel frattempo ad Eluana?
Il rischio più concreto è che per allora Eluana sia già morta, perché il decreto con cui si stabilisce la sospensione di idratazione e alimentazione è già stato messo in pratica. La sentenza della Corte d’Appello infatti è provvisoriamente esecutiva, ciò significa che il padre di Eluana potrebbe nel frattempo decidere di procedere e togliere il sostentamento a sua figlia anche prima che la Procura di Milano si sia pronunciata. E basterebbero pochi giorni per far morire la giovane donna di fame e di sete. Il dove ancora non si sa, dal momento che dall’hospice di Lecco in cui si vorrebbe ricoverare Eluana per farla morire, sono stati chiari: “Nella nostra struttura vengono ospitati solo pazienti in stato terminale”. Ed Eluana rientrerà in quella categoria solo dopo qualche giorno che il sondino che la alimenta verrà staccato. “Se anche si dovesse riscontrare la condizione di malato terminale per la signora Englaro – continuano dalla clinica – essa non godrà di alcuna corsia preferenziale. Esistono liste d’attesa che vanno rispettate. Per noi Eluana Englaro sarebbe una paziente come tutte le altre. Non ci interessa qual è stata la sua vicenda precedente”.
Se Beppino Englaro, come sembra, dovesse andar dritto per la sua strada si potrebbe anche procedere penalmente contro di lui. Ma, cosa ancora più grave, si potrebbe verificare il caso assurdo per cui una sentenza definitiva si pronunci contro l’interruzione delle cure quando per Eluana non ci sono più speranze. “Sarebbe la prima volta che l’attuazione di una sentenza renderebbe impossibile nei fatti a un cittadino italiano il godimento di tutte le garanzie previste dal nostro ordinamento", ha dichiarato Eugenia Roccella, sottosegretario al Welfare. "Si tratta di un’assoluta novità e di un problema a cui è necessario trovare soluzione, prima di tutto perché è in gioco una preziosa vita umana”.
Per ora la Procura di Milano ha preso tempo, annunciando che sul caso Englaro deciderà entro la metà della prossima settimana. Il procuratore generale di Milano facente funzione, Gianfranco Montera, nel motivare la dilazione è stato più che prudente: “Nella convinzione che da parte di tutti i protagonisti di così dolorosa e problematica vicenda -si legge nella nota diffusa in serata – ci si ispiri alla massima cautela e ponderatezza, manifesta la necessità di un adeguato approfondimento delle complesse problematiche giuridiche poste dal caso”.
Sul piano politico poi a nulla varrebbe il tentativo fatto dal centrodestra di sollevare di fronte alla Suprema Corte un conflitto di attribuzioni tra i poteri dello Stato: un’estrema ratio che, in poche parole, richiederebbe alla Corte Costituzionale di pronunciarsi contro la Corte di Cassazione per aver assunto nel caso di Eluana un ruolo politico che spetta solo al parlamento. La mozione, che dovrebbe essere vagliata dalle Commissioni Giustizia e Salute del Senato nelle prossime ore, potrebbe approdare presto in aula per la discussione parlamentare. “Per quanto è nelle nostre disponibilità regolamentari – ha affermato il vicecapogruppo del PdL al Senato, Gaetano Quagliariello -, il gruppo del Popolo della Libertà farà di tutto affinché con il massimo della solerzia possibile si giunga a rivendicare, su una materia così delicata, il potere del popolo sovrano". Ma forse i tempi di Eluana sono troppo stretti perché si possa sperare in una soluzione per questa via.