Dura la vita per Netflix se il mercato dello streaming non innova
02 Luglio 2022
Dura la vita per Netflix, di questi tempi. Il rilascio delle ultime due puntate di Stranger Things sembra aver coinciso con un crash della celebre piattaforma di streaming. Downdetector e i siti che fanno le pulci alla tenuta delle grandi piattaforme ha segnalato il problema. Netflix non ha smentito. Gli utenti e fan dell’upside down inviperiti si sono riversati su Twitter.
Così per qualche ora si è riaperta la discussione sul futuro delle grandi piattaforme. Che qualcuno dice stiano attraversando la prima vera crisi e i più pessimisti pensano ecco la bolla dello streaming sta per scoppiare. Certo negli ultimi mesi per la prima volta in 10 anni Netflix ha perso abbonati. Il calo potrebbe peggiorare. L’azienda è corsa ai ripari. Rafforzando la direzione marketing. E puntando al mercato asiatico.
Ma chi vede nero esagera. Lo streaming è un mercato che in pochi anni si è riempito di competitor. Settori come le serie tv, grosso modo, stanno raggiungendo il loro picco. E però l’espansione è destinata a continuare, almeno sul breve e medio termine. Bisogna comunque darsi da fare. Discorso che vale per Netflix, per Disney+, Warner Bros. Discovery, Paramount, Amazon Prime Video e AppleTV.
Il tema non riguarda semplicemente la offerta di contenuti. Gli abbonati a una o più di queste piattaforme ormai perdono più tempo a scegliere cosa vedere visto il mare magnum di offerte disponibili, che a guardarsi un film o una serie tv. Il discorso dei prossimi anni riguarda se mai la innovazione. Cosa stanno facendo Netflix & Co. per innovare?
Avremo delle piattaforme più intelligenti? Più integrate ai social media, più interattive, che coinvolgano maggiormente gli utenti e non li rendano passivi spettatori? Immaginare una plancia di controllo più smart e intelligente, potrebbe essere un primo passo.