Caucaso. Bush: “Sostegno a sovranita’ e integrita’ territoriale georgiana”
14 Agosto 2008
di redazione
Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush ha assicurato alle autorità di Ucraina e Lituania che gli Stati Uniti continuano a sostenere completamente "una Georgia sovrana e libera e la sua integrità territoriale". E’ quanto ha dichiarato un portavoce della Casa Bianca.
Intanto i 56 Paesi membri dell’Osce si sono detti d’accordo "in principio" per aumentare gli osservatori militari che l’organizzazione paneuropea ha sul terreno in Georgia, attualmente pari a otto. Lo ha riferito alla stampa l’inviato speciale dell’Osce, Heikki Talvitie, dopo aver presentato un rapporto al Consiglio permamente dell’organizzazione a Vienna.
"Non c’è ancora una decisione definitiva", ha detto Talvitie, ma nel corso della riunione "nessuno ha espresso obiezioni". "Abbiamo un accordo di principio. La decisione sarà presa al più presto possibile", ha aggiunto.
Attualmente l’Osce dispone di una missione di 200 persone a Tbilisi, tra cui 8 osservatori militari. Già ieri, nel corso della riunione dei capi delle diplomazie europee a Bruxelles, il ministro degli Esteri finlandese e presidente di turno Osce, Alexander Stubb, ha suggerito di rafforzare la missione, in attesa dell’arrivo di una presenza internazionale che dovrà monitorare la pace tra Russia e Georgia. Alla nuova missione – che dovrebbe passare prima al vaglio del Consiglio di sicurezza dell’Onu – parteciperà anche l’Unione europea. Il rappresentante del segretario generale dell’Onu per le popolazioni sfollate, Walter Kaelin, si è dichiarato "profondamente preoccupato" per gli ostacoli che impediscono alle organizzazioni umanitarie di raggiungere i feriti e gli sfollati del conflitto tra la Georgia e la Russia. Kaelin ha lanciato un appello a tutte le parti affinché garantiscano un "accesso senza restrizioni" alle zone colpite dalla guerra.
Il rappresentante Onu ha sottolineato che gli sfollati sono circa 100.000 e hanno difficoltà nel trovare riparo, cibo e medicine. Kaelin si è detto "allarmato per le informazioni circa il saccheggiamento generalizzato dei beni lasciati dagli sfollati". Ieri l’Ong Human rights watch ha lanciato l’allarme sul fenomeno, denunciato anche a Bruxelles dal ministro degli Esteri di Tbilisi Eka Tkeshelashvili, che ha accusato le truppe russe.
Secondo Kaelin il piano di pace tra Russia e Georgia dovrebbe permettere agli sfollati di riprendere possesso delle loro case, di recuperare i loro beni e di ottenere dei rimborsi per i danni subiti. Allo stesso tempo, ha sottolineato bisogna "dare un’opportunità di integrarsi nel Paese a coloro che non potranno o non vorranno ritornare a casa".
fonte: APCOM