Rileggere Lolita a Teheran
24 Novembre 2022
Il 25 novembre si celebra la giornata internazionale contro la violenza di genere. Mai come in questo momento storico è importante ricordare le proteste che da mesi stanno scuotendo l’Iran e che vedono come protagoniste le donne.
La repressione delle libertà femminili in Iran è un argomento di enorme attualità, grazie alla risonanza mediatica ottenuta da parte dei movimenti che da mesi si operano per rivendicare i diritti negati. Donne massacrate, morte in circostanze sospette, torturate e sparite senza mai dar conto alle famiglie. Mai come in questo momento è importante leggere il romanzo bestseller di Azar Nafisi, pubblicato in Italia da Adelphi.
Azar Nafisi scrive questo memoir della sua esperienza di docente, pubblicato nel 2003
Non si tratta infatti di un romanzo, ma del memoir della stessa autrice che ripercorre la sua personale epopea. Nafisi era insegnante di letteratura inglese presso l’università Allameh Tabatabei di Teheran. Fatti, luoghi e personaggi risultano sottilmente rimaneggiati dalla stessa Nafisi per proteggere l’identità delle sue studentesse ed evitare ritorsioni. Infatti, a partire dal 1997, l’autrice vive e lavora negli Stati Uniti, dove la donna presiede la cattedra di letteratura inglese della SAIS (School of Advanced International Studies) della Johns Hopkins University di Washington D.C.
Il romanzo attinge direttamente dall’esperienza di Nafisi
La vicenda si svolge durante l’arco di tempo fra la Rivoluzione Iraniana e il definitivo abbandono del Paese da parte dell’autrice nel 1997.
Già nel 1979 cominciano i primi attriti causati dall’imposizione del velo da parte del governo e la conseguente espulsione di Nafisi dall’università. C’è poi per la guerra fra Iran e Iraq, il reintegro nel 1981, le dimissioni della donna nel 1987 e la formazione del book club tra il 1995 e il 1997, episodio che diventa il cuore della narrazione del romanzo. Best seller internazionale, il libro è rimasto in classifica per 117 settimane e ha visto la traduzione in 32 lingue.
Leggere Lolita a Teheran
Il romanzo ruota attorno del book club che si teneva clandestinamente a casa della professoressa ogni giovedì mattina e al quale prendevano parte le sue sette studentesse più dotate, Nassrin, Manna, Yassi, Mahshid, Mitra e Sanaz. Tuttavia, non si segue una sola linea temporale. Si alternano eventi contemporanei (la formazione del book club, la fuga di Nafisi e il sogno americano) a visioni dal passato (la rivoluzione e la cacciata di Nafisi dall’università).
L’opera si divide in quattro sezioni, che prendono il nome da quattro pilastri della letteratura in lingua inglese: Lolita, Gatsby, James e Austen. I nomi sono dei riferimenti ai libri di Nabokov, Fitzgerald, a Orgoglio e Pregiudizio, Piazza Washington e Daisy Miller . È interessantissimo notare come la professoressa riesca a far coincidere i temi dei romanzi selezionati per il seminario e le vicende che interessano la vita delle sette studentesse.
Attraverso la lettura del romanzo ci si addentra sempre di più nella vita e nelle idee delle sette giovani, che con l’andare del book club diventano amiche e confidenti l’una dell’altra. C’è chi è sposata per amore, chi per imposizione della famiglia, chi viene da un passato burrascoso. Tutte, però, sono accomunate da un desiderio di evasione da un Paese che vieta alle donne qualsiasi forma di libera espressione, persino nell’abbigliamento.
Un romanzo tristemente contemporaneo
Non mancano inoltre riferimenti all’attualità: Nafisi chiama in causa anche suoi colleghi di università e personaggi pubblici della politica iraniana del tempo. Il riferimento al celebre romanzo di Nabokov non è casuale: Nafisi vuole sottolineare il concetto di vittima e carnefice. Come emerge da un’intervista all’autrice, in questo caso la vittima è il nuovo governo iraniano, colpevole di un qual certo solipsismo.
Le autorità iraniane stanno da mesi reprimendo duramente ogni forma di libertà personale della donna. Mai, dunque, come in questo periodo, è importante leggere un romanzo come quello di Nafisi. Non solo per il piacere di immergersi in una storia profondamente personale e intima, ma anche per conoscere più da vicino come le dinamiche di potere impattino sulla vita dei cittadini.
L’autrice in Italia
La partecipazione di Azar Nafisi a questa edizione di Più Libri Più Liberi è stata accolta con enorme entusiasmo da parte dell’organizzazione della fiera dell’editoria indipendente italiana. La scrittrice sarà presente alla manifestazione il giorno 8 dicembre alle ore 17 presso l’Auditorium della Nuvola di Fuksas.