
Se ne va Hans Modrow, sognava il socialismo dal volto umano

12 Febbraio 2023
Hans Modrow, ultimo primo ministro comunista della Germania Est, è morto nei giorni scorsi all’età di 95 anni. Lo ha annunciato il partito Die Linke. Modrow ha ricoperto il ruolo di primo ministro della Germania Est durante un periodo cruciale della storia del paese. Quel 1989 che vide la caduta del Muro di Berlino e la riunificazione del Paese. Alla fine degli anni Ottanta, i cambiamenti in Europa Orientale sembravano non toccare il regime comunista tedesco.
Modrow fu dunque un attore importante nella transizione della Germania Est verso la democrazia. Un leader che a suo modo seppe affrontato le sfide dell’epoca con fermezza. Divenne primo ministro il 13 novembre 1989, quattro giorni dopo il crollo del Muro. Dichiarò subito di voler accompagnare la ‘sua’ Germania in una transizione verso le democrazie occidentali. Il precedente governo comunista era stato costretto a dimettersi, a causa della crescente richiesta da parte della popolazione della Germania Est di democrazia e libertà.
Era una richiesta di cambiamento espressa in tutta l’Europa orientale sotto il dominio sovietico, dopo l’ascesa al potere di Michail Gorbaciov in Unione Sovietica. L’ultimo comunista dell’Est annunciò le prime e uniche elezioni libere nella Repubblica Democratica Tedesca (DDR) nel marzo del 1990. Questo avrebbe comportato anche la fine del suo mandato di primo ministro. La sua azione ha segnato un punto di svolta nella storia della Germania e del mondo intero.
Modrow pensava a una Germania unita e neutrale, ma ad imporsi sarebbe stata la linea pro NATO di Kohl. Modrow contribuì in ogni caso ad aprira la strada alla riunificazione della Germania e alla costruzione di una nazione unita e democratica. La sua visione, coraggiosa secondo alcuni, senza dubbio determinata, avrebbe plasmato il futuro tedesco. Influenzando positivamente la vita di milioni di persone.