Il 17 marzo alle elezioni in Russia sulla scheda scrivi Navalny
18 Febbraio 2024
“In Russia non esiste nessuna elezione. In Russia si terrà invece un rito che non ha nulla a che vedere con l’espressione della volontà popolare. Cosa potrebbe influire su una messinscena? Tutto è noto in anticipo, previsto e calcolato”. Lo dice in una intervista al Corriere della Sera Oleg Orlov, presidente di Memorial Russia, l’associazione premio Nobel per la Pace nel 2022.
“Le presidenziali verranno presentate come una grande vittoria di Putin. Nulla di reale può avere impatto su questa ridicola realtà virtuale”. Il 17 marzo, l’idea è quella di andare ai seggi scrivendo Navalny sulla scheda elettorale. “Tanta gente farà proprio così, non c’è alcun dubbio. Ma questo, che influenza avrà sul risultato? Nessuna. Il Cremlino magari non lo farà neppure sapere. Nessuno deve disturbare il plebiscito per Putin. Eppure, per le persone che lo faranno è comunque un gesto molto importante. Semplice resistenza umana, per quanto inutile”.
“Navalny era ancora forte perché era un politico reale, che sapeva parlare con la gente, che sapeva trascinare. Proprio per questo lo stavano uccidendo. Era capace di attrarre non solo una cerchia ristretta di seguaci, ma anche masse molto più larghe e popolari. Una perdita al momento incolmabile”. L’assassinio di Navalny “comprende dapprima un doppio tentativo di avvelenarlo, poi un arresto assolutamente illegale, una condanna altrettanto illegale e infine un’uccisione lunga, protratta, metodica, fatta di celle di isolamento al gelo. Se mette insieme tutto questo, avrà la risposta che cerca: è certamente un assassinio”.
Secondo il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, dopo la morte di Navalny, per Putin: “Ci sarà un prezzo da pagare”. “Ho sentito diverse cose che non sono state confermate. Ma il nocciolo della questione è che Putin è responsabile. Indipendentemente dal fatto che lo abbia ordinato, è responsabile delle circostanze… È un riflesso di chi è. Non può essere tollerato”, ha affermato Biden