
Sport e sostenibilità, una sfida che possiamo vincere

13 Aprile 2025
Il tema della sostenibilità applicata agli impianti sportivi sta assumendo un ruolo centrale, con interventi mirati a migliorare l’efficienza energetica e a ridurre l’impatto ambientale delle strutture. Secondo un recente rapporto pubblicato da Sport e Salute S.p.A., oltre il 30% degli impianti italiani ha adottato soluzioni innovative per favorire il risparmio energetico e limitare le emissioni, con un incremento del 12% rispetto ai dati registrati nel 2023.
A spingere questa trasformazione è stato il protocollo d’intesa siglato tra Sport e Salute S.p.A. e il Gestore dei Servizi Energetici, un accordo che ha incentivato la diffusione di impianti fotovoltaici, sistemi di illuminazione a LED e tecnologie avanzate per la gestione del riscaldamento e del raffrescamento degli ambienti. Secondo i dati ufficiali, gli interventi già completati hanno garantito una riduzione media del 20% nei consumi energetici delle strutture coinvolte.
L’impianto del Benito Stirpe di Frosinone è uno dei migliori esempi di questa transizione. Qui, l’installazione di pannelli fotovoltaici con una capacità complessiva di 576 kWp ha consentito allo stadio di raggiungere l’autosufficienza energetica, contribuendo a una riduzione delle emissioni di CO₂ pari a 285 tonnellate all’anno. A completare l’intervento, l’introduzione di sistemi di illuminazione innovativa a led.
Anche il famoso Juventus Stadium di Torino si distingue per le soluzioni adottate, tra cui; l’integrazione di un avanzato sistema di teleriscaldamento associato a un impianto per il recupero delle acque piovane, destinate all’irrigazione del campo, che ha consentito di ridurre al meglio il consumo idrico della struttura.
Spazio anche alle strutture con dimensioni minori
Interventi simili si stanno diffondendo anche all’interno di strutture di dimensioni ridotte. Uno tra tanti il Palazzetto dello Sport di Ancona, che ha recentemente installato un impianto fotovoltaico capace di coprire oltre il 60% del fabbisogno energetico dell’intera struttura. Al Centro Sportivo Giovanni Paolo II di Bergamo, poi, l’introduzione di un innovativo sistema di illuminazione a LED ha permesso di tagliare i consumi elettrici garantendo una gestione più razionale durante gli eventi sportivi.
Altro esempio la Piscina Comunale di Firenze che si è distinta per l’adozione di un sistema di recupero del calore dalle acque reflue, che ha consentito anche qui una riduzione dei consumi energetici per il riscaldamento dell’impianto. Come si sarà capito, parallelamente agli interventi tecnologici, si stanno affermando materiali edilizi in grado di migliorare l’efficienza energetica e limitare l’impatto ambientale. Tra le soluzioni più diffuse figurano i materiali isolanti naturali, come la fibra di legno, la lana di pecora e la fibra di canapa, scelti per le loro eccellenti capacità di isolamento termico e acustico.
La fibra di legno, in particolare, viene spesso utilizzata per coibentare pareti e coperture, poiché è prodotta da scarti della lavorazione del legno, configurandosi quindi come una soluzione altamente sostenibile. Anche le vernici fotocatalitiche, in grado di abbattere gli agenti inquinanti presenti nell’aria, stanno trovando largo impiego nelle strutture sportive moderne, migliorando la qualità dell’ambiente.
La rete impiantistica conta attualmente poco meno di 80.000 strutture sportive, distribuite per la maggior parte al nord. Nonostante i progressi compiuti, molte di queste necessitano ancora di interventi di riqualificazione volti a migliorare l’efficienza energetica e ridurre gli sprechi.
Atleti e testimonial per un cambiamento culturale
Oltre agli interventi strutturali, numerose iniziative stanno coinvolgendo atleti e testimonial impegnati nella sensibilizzazione ambientale. Il calciatore norvegese Morten Thorsby, con il progetto We Play Green, si è fatto promotore di azioni mirate a mobilitare il mondo del calcio nella lotta contro il cambiamento climatico, incoraggiando club e tifosi ad adottare pratiche sostenibili.
In Italia, il progetto ENGIE Planet Ambassador ha visto la partecipazione di numerosi atleti, tra cui: l’ex del basket Gigi Datome, che promuove l’utilizzo di sistemi di climatizzazione efficienti; anche Alessia Zecchini, campionessa di apnea, impegnata nella sensibilizzazione sul risparmio idrico; e la scialpinista Martina Valmassoi, che sostiene l’adozione di soluzioni energetiche smart per limitare gli sprechi domestici.
Al tema della sostenibilità si lega inevitabilmente quello ambientale. La gestione responsabile delle risorse non solo consente di ridurre le emissioni, ma contribuisce anche a limitare l’inquinamento acustico e luminoso, due fattori spesso trascurati ma di grande impatto per le comunità che vivono nei pressi degli impianti sportivi. Progetti come quelli lanciati da Green Planner nel 2024 hanno dimostrato come lo sport possa rappresentare uno strumento efficace per sensibilizzare l’opinione pubblica e favorire l’adozione di buone pratiche ambientali.
Un’educazione ambientale per un futuro sostenibile
Un ruolo chiave nella transizione energetica sarà svolto dalla building automation, un meccanismo che permette di attivare alcuni dispositivi solo quando necessario, limitando così sprechi energetici e consentendo un risparmio sicuro sui consumi. L’integrazione di soluzioni come questa, unita alla diffusione di materiali eco-compatibili e alle energie rinnovabili, potrà rendere gli impianti sportivi italiani sempre più sostenibili, efficienti e rispettosi dell’ambiente.
Solamente attraverso un approccio combinato che coniughi innovazione, sensibilizzazione sociale e investimenti mirati, il settore sportivo potrà consolidare il proprio ruolo di promotore attivo della sostenibilità e contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale.