Pd, Follini: “con la piazza non si conquistano i voti moderati”
26 Ottobre 2008
di redazione
Marco Follini, responsabile dell’informazione del Partito Democratico, ribadisce, all’indomani della grande manifestazione voluta da Veltroni, la propria "obiezione tutta politica" alla scelta di scendere in piazza. In un’intervista a La Repubblica, Follini spiega: "La manifestazione è stata forte, sobria, civile. Punto. Detto questo, continuo a chiedermi se per noi del Pd il primo problema era davvero quello di scendere in piazza".
"La piazza – aggiunge Follini – ha scaldato il cuore dei nostri, ha parlato a noi del Pd. Ma lascia del tutto irrisolto il cuore del problema: andare al di là del recinto, parlare a tutti gli altri, conquistare alle nostre ragioni una diversa parte politica. […] Oltre questa piazza c’è tutto un mondo da convincere". L’ex leader Udc ha apprezzato il discorso di Veltroni, "a parte un’obiezione: il richiamo a quel tanto di diversità berlingueriana che anche stavolta non è mancato. A noi piace sempre sentirsi migliori dei nostri avversari. Il problema però è che dobbiamo conquistare la maggioranza degli italiani, che in questo momento sta proprio dall’altra parte".
Follini invita il suo partito a non cedere alla tentazione del populismo: "Se scendiamo su questo terreno, la radicalizzazione, – spiega il senatore – vincerà sempre Berlusconi. Lui è molto più attrezzato in materia di populismo". E il suggerimento è chiaro: "Serve un partito e un’agenda al passo con i tempi. Che vuol dire, in questa fase, una cosa sola: affrontare la crisi economica".
fonte: APCOM