L’Annunziata è salva.  Il pluralismo politico no

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

L’Annunziata è salva. Il pluralismo politico no

18 Aprile 2007

Salva. Francesco Storace ritira la sua risoluzione e Lucia Annunziata evita il richiamo della Commissione Vigilanza Rai con tanti ringraziamenti al centrosinistra. Finisce così dopo quattro sedute e oltre un mese e mezzo di scontri la vicenda riguardante il programma “In mezz’Ora” diretto dall’ex presidente di garanzia del Cda Rai, Lucia Annunziata.

Era il 7 marzo quando Francesco Storace presentò in Vigilanza una risoluzione per richiamare la conduttrice dopo “le violazioni del pluralismo durante la trasmissione”.  I fatti si legavano alla costante e perdurante presenza, domenica dopo domenica, di esponenti del centrosinistra e con la completa assenza di rappresentanti della Casa delle Libertà. Una situazione stigmatizzata non solo dal mondo politico ma anche dalla stessa autorità di Garanzia nelle Comunicazioni che richiamò ufficialmente l’Annunziata “a rispettare nel programma “In Mezz’Ora” i principi di completezza e correttezza dell’informazione, obiettività, equità, lealtà, imparzialità, pluralità dei punti di vista, parità di trattamento ed equilibrio delle presenza”. Un vero cartellino giallo per l’ex presidente del Cda Rai. Da allora una serie di scontri, riformulazioni di emendamenti e ore di sedute all’interno della Commissione culminate nella decisione di oggi che in pratica azzera tutto. Complice di questa situazione, che come ha subito spiegato il presidente della Commissione Vigilanza Mario Landolfi “è un grave errore politico della maggioranza”, è proprio il centrosinistra che ha fatto quadrato intorno alla “sua” Annunziata.

Dopo aver subito lo smacco nella scorsa seduta, quando con il voto dell’Udeur e della CdL fu bloccato un emendamento che tentava di eliminare qualsiasi riferimento all’Annunziata, il centrosinistra è passato alla carica ritentando il colpo. Forte della maggioranza nella seduta odierna ha tentato tramite il relatore Marco Beltrandi di riproporre l’emendamento bocciato riformulandone uno esistente. Chiaro il tentativo di riaprire la partita e di cercare nuovamente di evitare che il nome dell’Annunziata rimanesse stampato sul documento. Un tentativo tanto furbo ma al limite del regolamento visto che i termini per la presentazione di ulteriori emendamenti erano scaduti da un pezzo e che solo il relatore poteva presentare nuovi emendamenti. Naturale la reazione dell’opposizione contro la strategia di scongiurare che dopo l’Agcom anche la Commissione Vigilanza certificasse la violazione del pluralismo politico da parte dell’Annunziata. Reazione che si è conclusa con il ritiro del documento per evitare di dare il largo ad un provvedimento annacquato. Una brutta vicenda che come ha spiegato lo stesso Storace “vuol dire che chi tace acconsente e la commissione ha taciuto… Resta il monito dell’Authority a cui ci rivolgeremo d’ora in avanti per certificare ogni violazione del pluralismo modello Annunziata”. Ma soprattutto che certifica un dato: le violazioni al pluralismo politico non esistono, se sono a favore del centrosinistra.