Circa 100 palestinesi sono morti ieri durante le operazioni militari dall’esercito israeliano a Gaza (oltre 500 dal primo giorno di Piombo Fuso). Puoi addestrare quanto vuoi i tuoi soldati dentro perfette ricostruzioni in scala di Gaza City prima di mandarli a combattere strada per strada, come ha fatto Israele preparandosi all’invasione, ma non puoi evitare che le truppe uccidano dei civili. Questa non è un’esercitazione.
Il “Jerusalem Post” non nasconde la gravità delle perdite tra i palestinesi ma ricorda che gli aiuti umanitari continuano a fluire a Gaza. Decine di camion con cibo e medicine hanno attraversato i valichi. 200,000 litri di benzina stanno per arrivare nelle pompe palestinesi. Continua anche l’evacuazione dei cittadini con doppia nazionalità che vogliono lasciare la Striscia.
In compenso Hamas usa i civili come scudi umani, nasconde armi e capi dell’organizzazione negli ospedali e nelle moschee. La portavoce militare dell’IDF, maggiore Avital Leibovich, è stata chiarissima: “Se Hamas sceglie di usare i civili come scudi umani sarà accontentata. Sfortunatamente è probabile che continueremo ad avere vittime tra i civili perché Hamas li mette in prima linea sotto il fuoco”. Gli hackers israeliani martellano la tv di Hamas con appelli rivolti alla popolazione: non fatevi usare come scudo dai terroristi.
Ci sarà sempre un Richard Falk di turno pronto a fare l’equazione tra sionismo e nazismo. Falk è uno di quelli che ambiscono a una “discussione informata” sulla questione palestinese, che coinvolga gli studiosi, gli studenti e i semplici cittadini cercando di far emergere il punto di vista di ognuno in un sano esercizio dialettico. Perché non dare un contributo? Tra le vittime palestinesi ci sono anche, e non sappiamo ancora quanti, sostenitori di Fatah che sono stati uccisi e gambizzati da Hamas.
Il partito islamista accusa i membri di Fatah di essere dei collaborazionisti e questo nonostante Abu Mazen abbia chiesto una risoluzione di condanna di Israele alle Nazioni Unite e molti dei suoi seguaci in queste ore stiano combattendo per difendere Gaza dall’attacco israeliano. Invece muoiono ammazzati dai loro compagni incappucciati. Ci sono state esecuzioni nelle scuole e negli ospedali ma i media anti-israeliani attivi in mezzo mondo non ne parlano, attribuendo il numero complessivo delle vittime all’esercito israeliano.