Darfur. Ripresi colloqui di pace tra governo e ribelli
07 Maggio 2009
di redazione
Con la presenza dell’inviato speciale degli Stati Uniti per il Sudan, Scott Gration, sono ricominciati a Doha, in Qatar, i colloqui di pace tra governo sudanese e ribelli darfuriani del Movimento per la Giustizia e l’Uguaglianza (Jem), mentre al confine del Sudan con il Ciad ribelli ciadiani (apparentemente appoggiati da Khartoum) combattono contro l’esercito, puntando verso N’Djamena.
Ne dà notizia la stampa sudanese. Da Doha il Sudanese Media Center (Smc) sottolinea che i colloqui sono cominciati "in uno spirito positivo". Citando fonti anonime, l’Smc riferisce che colloqui recenti di Gration con dirigenti del Jem avrebbero testimoniato una posizione "flessibile" dei ribelli. Gration, dice l’Smc, avrebbe informato il Jem della "sincerità" dell’impegno del governo di Khartoum per il raggiungimento della pace, chiedendone altrettanta ai capi ribelli per ottenere sostegno internazionale. Lo stesso centro di informazioni scrive che, secondo testimoni arrivati da una zona di confine denominata Arminkel, l’esercito del Ciad avrebbe sparato "provocatoriamente" contro le posizioni sudanesi, che hanno risposto al fuoco, respingendo l’invasione dei ciadiani in territorio sudanese.
L’Smc ha peraltro riportato che l’opposizione ciadiana smentisce di aver ricevuto sostegno dal governo di Khartoum, ed accusa i ribelli del Jem di "prendere ordini dall’esercito del Ciad e di essere entrati nel sistema di difesa del regime del presidente del Ciad, Idriss Deby".