All’Iran basta minacciare di avere la bomba atomica
25 Marzo 2009
Il capo della intelligence militare israeliana Amos Yadlin è stato molto chiaro: all’Iran basta sbandierare la minaccia di dotarsi dell’arma atomica per ottenere quello che vuole dal punto di vista diplomatico. Ora che Teheran ha ottenuto le cognizioni e il materiale necessario per costruire una bomba atomica non è detto che sia questa la reale convinzione dei mullah. Al regime conviene molto di più aspettare, lavorare con lentezza, per impedire alla comunità internazionale di prendere decisioni punitive.
“Hanno arricchito il materiale fissile in una bassa percentuale, del 4,5 per cento – ha detto Yadlin davanti alla commissione Difesa della Knesset – ma chiunque sa che arricchire il materiale fissile al 4,5 per cento significa poterlo arricchire al 20 al 60 o al 90 per cento. Con 4.000 centrifughe in azione, passare dal 4,5 al 93 per cento è questione di mesi, al massimo un anno”. L’Iran è in grado di arricchire rapidamente grandi quantità di materiale fissile e può farlo trincerandosi dietro la copertura del nucleare per usi civili.
“La minaccia iraniana è una minaccia all’ordine globale, non solo per Israele – ha concluso il capo dell’intelligence militare – e per convincere il mondo che bisogna agire dobbiamo fornire le evidenze necessarie ad incriminare l’Iran”. La campagna per prevenire che l’Iran diventi una potenza nucleare non è finita e solo un’alternanza della politica del bastone e della carota, unite a una saggia diplomazia, potranno modificare la condotta del governo iraniano. Il problema è che Israele sta dimostrando alle nazioni occidentali che l’Iran vuole possedere armi atomiche, ma le nazioni occidentali non riescono ad accettare questa spiegazione.