“Se colpiranno Berlusconi è meglio tornare alle urne”
16 Novembre 2009
Voto Anticipato? Un’ipotesi estrema ma da prendere seriamente in considerazione di fronte a una crisi di sistema in cui attraverso sentenze si cercasse di ribaltare il verdetto della sovranità popolare. E’ il convincimento del vice-capogruppo del Pdl al Senato Gaetano Quagliariello, mentre l’incardinamento del ddl per il processo breve suscita fibrillazioni.
Senatore, quante tensioni: fra i due schieramenti, nella maggioranza e dentro il Pdl. Come se ne esce?
Non è il caso di drammatizzare. Questa è una legge parlamentare e in un percorso del genere il testo non arriva quasi mai al traguardo così com’era concepito in partenza. Questa legge non farà eccezione.
E sui rischi di incostituzionalità?
Noi abbiamo avuto una grande attenzione a restringere il campo di applicazione della legge (escludendo dunque i procedimenti per reati di grave allarme sociale). Anche per questo abbiamo limitato la legge solo agli incensurati e ai processi di primo grado, al contrario di quanto prevedevano le leggi simili portate in Parlamento dalla sinistra.
Ma la soluzione proposta dal Pdl è largamente contestata, anche all’interno del partito.
Attenzione. Il punto di caduta verrà individuato in commissione: non anticipiamo il dibattito sui giornali. Evitiamo certi atteggiamenti farisaici. Leggo in giro che le maglie della legge sono troppo ampie. Si inventano prescrizioni inesistenti come per stragi, Thyssen, Parmalat, o altre falsità. Allo stesso tempo si invoca la necessità di allargare le maglie per venire incontro alle esigenze di costituzionalità. Insomma, io dico: ogni cosa a suo tempo, tenendo conto che il ministro Alfano si è impegnato a riferire in Aula sull’impatto previsto dal testo.
Si è aperta una ferita, dentro il Pdl e tra una parte del Pdl e la Lega. Come superare l’impasse?
Bisogna evitare ogni approccio ideologico. Nel dibattito parlamentare alcuni reati potranno essere inseriti, altri magari esclusi. Ciò che conta è che vi sia una motivazione reale e non ideologica per scegliere in un modo o nell’altro.
Ma la quotidianità incombe. in settimana arriva in Aula il voto agli immigrati. Le tensioni tra Pdl e Lega aumenteranno.
Non parlerei di tensioni, ma al massimo di un antagonismo, normale in una fase pre-elettorale. Non dimentichiamo: Malia sta uscendo dalla crisi più profonda del dopoguerra prima e meglio di altri Paesi grazie all’efficienza e compattezza dell’alleanza.
Eppure il suo collega Osvaldo Napoli invoca un congresso straordinario.
Esiste un metodo per superare le controversie nel Pdl, del tutto normali quando si è al 35 per cento. Questo è un partito degli elettori: valgono gli impegni presi con loro. Poi su tutto il resto ci sono gli organi statutari, dove si discute e si vota.
Nel governo c’è persino chi (Brunetta) invoca le elezioni anticipate. Che ne pensa?
Il governo ha un’ampia maggioranza: in poco più di un anno ha affrontato una crisi economica e risolto le emergenze rifiuti in Campania e sisma in Abruzzo. Però, se si profilasse all’orizzonte una crisi di sistema che palesasse la volontà di ribaltare – attraverso sentenze o continue inchieste – il verdetto della sovranità popolare il voto anticipato potrebbe essere la cosa migliore nell’interesse del Paese, un’ipotesi estrema, da prendere in considerazione solo se il tessuto connettivo rischia di essere lacerato.
Perché Berlusconi non si lascia processare?
Da 15 anni è in atto una vera e propria persecuzione contro Berlusconi e contro il sistema politico inaugurato nel ’94. Una condanna ingiusta colpirebbe non solo Berlusconi, ma anche quel tentativo di fare dell’Italia un Paese normale. Il processo breve è una norma di civiltà e nessuno se ne deve scandalizzare. Ma non è la riforma della giustizia: abbiamo cambiato il diritto civile, ci occuperemo del penale e della professione forense, poi dovremo mettere mano alla riforma di rango costituzionale. E attraverso questa strada andrà ristabilito il giusto equilibrio tra politica e giustizia che si è incrinato nel ’93. Casini ha detto che il lodo costituzionale è una cosa buona. Adesso ci aspettiamo che formuli una proposta. Altrimenti saremo noi a valutare un’iniziativa del genere.