
Draghi: “Il maggior timore riguarda la mole di debito pubblico e privato”

08 Dicembre 2009
di redazione
“La maggior preoccupazione” per il futuro “è l’enorme volume di debito corporate e pubblico in scadenza nei prossimi cinque anni”. Lo ha detto il Governatore della Banca d’Italia e presidente dell’Fsb, Mario Draghi, intervenendo alla conferenza “The future of finance” organizzata dal Wall Street Journal.
“Se per varie ragioni i tassi di interesse dovessero salire con i bilanci delle banche non ancora risanati, e possono farlo – ha spiegato Draghi rispondendo a una domanda sul futuro e sul caso Grecia – per ragioni di politica monetaria e perché lo spazio per il risanamento durerà ancora diversi anni, allora sarebbe una cosa preoccupante se si considera che i debiti bancari sono dell’ordine dei trilioni, ai quali bisogna aggiungere il debito pubblico, allora potrebbe materializzarsi un rischio per i debiti sovrani”.
Il problema delle istituzioni finanziarie troppo grandi per fallire (too big to fail), “sta peggiorando” ha aggiunto il governatore di Bankitalia. Secondo Draghi, questo porta ripercussioni sulla “competitività dell’industria finanziaria che sta diventando più concentrata di prima della crisi”.