Giornata mondiale Aids. Pochi fondi, l’allarme resta alto
01 Dicembre 2010
di redazione
Nel mondo si è celebrata oggi la Giornata contro l’aids. E anche se per la prima volta il numero di infezioni da Hiv è sceso, sono ancora 33 milioni le persone con il virus. L’allarme dunque resta alto, ma mancano i fondi per garantire un accesso alle cure.
In Sudafrica il governo è preoccupato dal peso economico delle cure, mentre il nostro Paese perderà il seggio nel consiglio di amministrazione del Fondo globale per la lotta contro l’Hiv-Aids, dopo esserne stata promotrice. Tante le iniziative organizzate in tutto il mondo per fare il punto e sensibilizzare su questa malattia. A New Delhi, in India, decine di persone hanno formato un "nastro rosso" umano nella sede delle Nazioni Unite, cui hanno partecipato associazioni di sieropositivi, scolaresche, politici, e un gruppo di bambini rifugiati birmani.
Nonostante lo stigma sociale, le campagne di prevenzione del governo indiano e delle organizzazioni internazionali si stanno dimostrando efficaci: le vittime del virus sono state 120 mila l’anno scorso, la metà di quelle del 2001. Il governo del Sudafrica (che ha il più alto numero di malati di Aids al mondo, 5,7 milioni) è invece preoccupato dal peso economico della lotta all’Aids. Secondo uno studio commissionato dal governo, il Sudafrica spenderà infatti per combattere la malattia 80 miliardi di dollari Usa nei prossimi 20 anni. In Francia la premiere dame di Francia, Carla Bruni nella sua veste di ambasciatrice del Fondo mondiale contro l’Aids, si è detta "stupita, sorpresa e riconoscente" per le aperture del papa Benedetto XVI sull’uso del preservativo per ridurre i rischi di contaminazione da Aids, definendolo "un passo piuttosto enorme verso qualcosa di molto nuovo".
Carla ha anche presentato un kit terapeutico per le donne incinte per lottare contro la trasmissione del virus Hiv dalla madre al figlio e sarà distribuito in Africa alle donne sieropositive che non hanno ancora bisogno di trattamento. In Italia diversi parlamentari, anche della maggioranza, hanno sottoscritto la proposta di legge, presentata da Paola Concia del Pd, per chiedere distributori di preservativi in scuole superiori e università. Tuttavia per il nostro paese, dove il virus Hiv infetta una persona ogni due ore, le nuove infezioni sono circa 4.000 ogni anno, i sieropositivi sono circa 150mila e 22mila hanno l’Aids, si prospetta la perdita del seggio nel consiglio di amministrazione del Fondo globale per la lotta contro l’Hiv-Aids, la tubercolosi e la malaria. Il motivo, come ha spiegato il funzionario della Farnesina Francesco Cannito, è che l’Italia deve ancora versare 280 milioni di euro e saldare le quote 2009 e 2010.