Pompei. Quagliariello: “Contro Bondi aggressione vile e feroce”
01 Dicembre 2010
di redazione
"L’aggressione politico-mediatica in atto ormai da diverse settimane contro il ministro Bondi è vile e feroce al tempo stesso, ed è parte evidente del tentativo di rendere nel nostro Paese l’aria irrespirabile. Mai nella storia d’Italia era accaduto che un ministro fosse accusato con tanta veemenza per fatti così chiaramente indipendenti dalla sua responsabilità". Lo afferma Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo vicario del Pdl al Senato.
Le vicende del crollo avvenuto oggi nell’area archeologica di Pompei di due muretti della lunghezza complessiva di due metri – dovuto alla pioggia abbondante caduta negli ultimi giorni – hanno riacceso le polemiche nei confronti del ministro Sandro Bondi, che circa il crollo di martedì ha sottolinato come abbia ceduto "un tratto di muro rifatto nel dopoguerra". Per giovedì è in programma una riunione per la costituzione di una fondazione che gestirà e valorizzerà il sito, ha spiegato il ministro in un’intervista al Corriere della Sera. L’idea di una Fondazione apposita ha però suscitato le obiezioni dei Sopraintendenti e dei sindacati, che temono una progressiva privatizzazione del sito più visitato d’Europa.
"L’articolo pubblicato dal quotidiano La Repubblica dimostra che è vano attenersi alla realtà e cercare di tutelare la propria correttezza e onestà di fronte ad una informazione che sostiene e alimenta il falso, e che, proprio sulla base della assoluta falsità delle notizie divulgate, organizza una vera e propria caccia all’uomo, in questo caso nei miei confronti, con l’obiettivo di discreditarlo e di annichilirlo", così il ministro della Cultura, in riferimento a un articolo pubblicato mercoledì dal quotidiano del gruppo Espresso. "Il quotidiano La Repubblica", ha continuato Bondi "sostiene oggi che sarebbe in preparazione un film, I tesori di Pompei, con la regia di Michele Soavi, e che, così come l’altro film Goodbye Mama, essi sarebbero il frutto dello stesso accordo Italia-Bulgaria sottoscritto dai ministri Bondi e Rashidov. Peccato che l’accordo di coproduzione cinematografica Italia-Bulgaria risalga al 1967 e che io non abbia mai firmato alcun accordo bilaterale in materia culturale nè cinematografica con la Bulgaria". Il ministro, però, "è certo che questo semplice richiamo alla realtà non servirà a nulla, perchè nel nostro Paese il coro della disinformazione e dell’aggressione personale è più forte della verità". Sul nuovo crollo, Bondi ha poi aggiunto: "Non sono ancora in grado di dare una spiegazione, attendo la relazione dal soprintendente di Napoli".