Yemen. Scontri esercito-tribù, 37 morti

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Yemen. Scontri esercito-tribù, 37 morti

01 Giugno 2011

Almeno 37 persone, in gran parte combattenti, hanno perso la vita in scontri scoppiati la notte scorsa a Sanaa fra forze governative e sostenitori di un capo tribù.

Lo hanno reso noto fonti ospedaliere nella capitale yemenita. Tra i morti sia membri delle forze fedeli al contestato presidente Ali Abdallah Saleh che combattenti sostenitori del potente capo tribale al Ahmar.

La notizia arriva dopo il massacro che già lunedì aveva provocato circa una ventina di morti. A Taiz, infatti, il sit-in antigovernativo, in corso ormai da quattro mesi,  è stato disperso dalle forze della sicurezza. Ad attaccare i manifestanti sono state le forze del presidente yemenita Ali Abdallah Saleh. Oltre alle vittime si contano decine di feriti. Testimoni raccontano quanto avvenuto nelle strade dove i manifestanti, che tentavano di scappare, sono stati inseguiti e arrestati.

Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon, ha chiesto un immediato cessate il fuoco, mentre la Farnesina, in seguito alle minacce di attentati indirizzate ad ambasciate europee situate nell’area della nostra ambasciata, ha deciso la chiusura "temporanea" dell’ambasciata a Sana’a e il rimpatrio di tutto il personale.