Passo in avanti dell’Abruzzo sulle rinnovabili, salvi gli investimenti
04 Maggio 2011
di V. S.
Buone notizie sul fronte delle energie rinnovabili dall’Abruzzo. Perché non subiranno gli effetti restrittivi della nuova legislazione nazionale gli investimenti per l’installazione dei relativi impianti, già in fase avanzata. Un provvedimento "atteso e fondamentale per gli operatori del settore", quello messo a punto dalla Giunta regionale che ha puntualizzato, chiarito e soprattutto snellito le procedure autorizzative, alla luce del decreto legislativo del 3 marzo 2011, che recepisce le direttive comunitarie. Riflettori puntati, dunque, sulla norma che stabilisce che i titoli autorizzativi acquisiti già con deposito degli atti al Servizio regionale competente prima del 29 marzo 2011 non sono oggetto degli effetti del nuovo decreto.
"Questa decisione – ha spiegato l’assessore regionale all’Energia, Mauro Di Dalmazio – ha una valenza di sostanza, considerato che gli investimenti per gli impianti di energia rinnovabile in Abruzzo si aggirano sull’ordine di qualche centinaia di milioni di euro. Operatori, imprenditori e banche erano già esposti con procedure in avanzato stato di lavori quando il decreto legislativo del 3 marzo scorso ha profondamente modificato le linee di indirizzo, soprattutto per il fotovoltaico a terra, generando confusione ed un comprensibile timore per l’entità degli investimenti. Aver quindi stabilito una data, quella del 29 marzo per l’efficacia dei titoli autorizzativi, significa aver generato effetti pratici decisamente positivi per la messa in sicurezza sia dell’attività imprenditoriale e sia dello sviluppo delle energie rinnovabili".
Altra novità importante è il forte coinvolgimento del territorio, soprattutto i comuni, stimolati così alla libera iniziativa e alla promozione della diffusione delle fonti rinnovabili. Tutto ciò, grazie allo snellimento delle procedure. Infatti è stato deciso che il titolo autorizzativo alla installazione di impianti, per una potenza nominale fino ad 1 MW elettrico, sarà la Dia.
Un provvedimento oggettivamente auspicato e necessario, visto che dopo il 29 marzo 2011, così come introduce il decreto legislativo del 3 marzo, per le installazione a terra del fotovoltaico, gli impianti non potranno superare il 10 per cento dell’azienda agricola, mentre potranno arrivare al 100 per cento in caso di terreni incolti da almeno cinque anni.
Ma questo è solo l’ultimo atto, in ordine di tempo, di un impegno e di una sensibilità che la Regione Abruzzo ha sempre dimostrato nel settore a livello europeo, soprattutto per quanto riguarda la gestione del Patto dei Sindaci. Come si sa l’Abruzzo ha aderito al Protocollo di Kyoto e proprio a Bruxelles nei giorni scorsi, in occasione della giornata dedicata alle energie rinnovabili e all’attuazione del Protocollo, l’assessore Di Dalmazio, ha presentato l’esperienza abruzzese: dalla cabina di regia con tutti gli enti locali alle procedure di affiancamento che la Regione garantirà a tutti i Comuni che ”a breve avranno nei rispettivi territori edifici pubblici ad alto coefficiente energetico che siano di riferimento ai privati che vogliano investire in questo settore. A Bruxelles – ha concluso l’assessore – stiamo raccogliendo i frutti di un lavoro articolato e meticoloso, che ancora una volta ha messo in evidenza la capacità di fare sistema dell’intera regione”.