Sull’utilizzo dei fondi FAS non si può fare campagna elettorale

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Sull’utilizzo dei fondi FAS non si può fare campagna elettorale

01 Agosto 2011

“Siamo riusciti a far sbloccare i fondi FAS”. Utilizza il social network Facebook, il governatore Michele Iorio, nell’annunciare pubblicamente lo sblocco dei fondi FAS per le Regioni del Mezzogiorno, deciso dal ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto. Solo qualche giorno fa il presidente della Regione Molise aveva lanciato l’allarme “risorse” in sede di Conferenza delle Regioni, facendosi portavoce delle esigenze dei governi locali meridionali.

Quindi, dopo pochi giorni la conferma: “Si è conclusa con intesa unanime – ha detto Iorio – la fase di individuazione degli interventi infrastrutturali di rilievo strategico nazionale e regionale all’attenzione del Cipe, in attuazione del Piano nazionale per il Sud. Sono soddisfatto per lo sforzo di collaborazione visto che l’accordo della Conferenza delle Regioni è stato unanime”.

Al Molise sarà destinato un bel pacchetto di risorse. Un totale di circa un miliardo e 300 milioni, così suddivisi: 450 milioni per interventi strutturali, 500 milioni per l’autostrada Termoli-San Vittore e 340 milioni per il completamento della ricostruzione delle zone colpite dal sisma del 2002. Una quantità abbondante di fondi che potranno effettivamente cambiare il volto della Regione. Dello sblocco se ne discuterà di nuovo in settimana in Conferenza Stato-Regioni, ma è innegabile che un ottimo risultato è stato raggiunto.

I soldi saranno utilizzati per migliorare la rete infrastrutturale locale. Anche se in diverse occasioni il presidente Iorio ha chiesto al ministero dell’Economia di poterne usare una parte per ripianare il buco della Sanità regionale. Che, rapportato a quello di altre Regioni, si presenta come un problema minimo: si tratta di circa 50-60 milioni di deficit. Se venisse concesso di spostare una piccolissima parte dei FAS dal capitolo di spesa “rete infrastrutturale” al “bilancio sanitario” molti dei problemi dei molisani sarebbero risolti. Ovviamente sulla questione c’è chi non perde tempo e attacca. Siamo in fase di campagna elettorale per le Regionali di novembre e l’opposizione non si lascia sfuggire le occasioni di fare polemica. Massimo Romano, uno dei cinque candidati di centrosinistra nelle primarie di coalizione, gioca d’anticipo: “I fondi FAS, 465 milioni di euro dello Stato attribuiti al Molise e bloccati per effetto del disavanzo sanitario, devono essere utilizzati per lo sviluppo, non per pagare i debiti della sanità”.

Qui, però, si apre una questione di responsabilità politica. Non deve sfuggire a nessuno che il ripiano dei debiti nella Sanità è una battaglia comune, non solitaria del presidente della Regione. In gioco c’è la salute di tutti i cittadini, elettori di centrodestra ed elettori di centrosinistra. Gettare nel calderone della campagna elettorale un tema così delicato significa perdere di vista il senso di responsabilità che ogni rappresentante pubblico non dovrebbe mai abbandonare. Certo, il debito della Sanità c’è e sarebbe una follia sostenere il contrario. Ma è da qui che bisogna partire, da questo fatto. Sulle responsabilità del “buco” ci sarà tempo per discutere, ma adesso no, adesso è arrivato il momento di agire e di risolvere una volta per tutte una questione che grava ormai come un macigno sulle casse regionali. E quindi sulle tasche dei cittadini molisani. Che, c’è da scommetterci, piuttosto che vedere continui attacchi, battibecchi e critiche, vorrebbero avere un sistema sanitario a loro vicino, solido e presente. L’occasione dello sblocco dei FAS destinati al Molise, quindi, potrebbe essere il momento giusto per chiudere una vicenda che si trascina da troppo tempo. E che – questo è sicuro – se non verrà risolta graverà su qualsiasi governo regionale si insedierà in futuro. Anche sulle spalle di un possibile presidente di centrosinistra.