Su Barletta sia fatta chiarezza, affinché queste tragedie non si ripetano

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Su Barletta sia fatta chiarezza, affinché queste tragedie non si ripetano

Su Barletta sia fatta chiarezza, affinché queste tragedie non si ripetano

04 Ottobre 2011

di A.R.

A mente fredda, la tragedia di Barletta fa ancora più male. "Era stato chiesto al Comune affinché predisponesse verifiche statiche sull’immobile crollato", conferma il procuratore di Trani, Carlo Maria Capristo. Parole che purtroppo sembrano avvalorare la peggiore delle ipotesi: e cioè che il peggio potesse essere evitato. E invece una città intera piange cinque donne, tra le quali una ragazza di 14 anni, uccise probabilmente più dalla superficialità che dai calcinacci.

Davanti agli investigatori sfilano decine di persone che giurano di avere udito a più riprese degli scricchiolii dal palazzo, che poi si è frantumato travolgendo l’attiguo laboratorio tessile, divenuto il cimitero delle giovani sarte. Non sono bastati i timori e le segnalazioni a scongiurare la tragedia: i lavori delle ruspe nell’area adiacente sono andati avanti e, chissà, forse sono stati proprio la causa determinante del crollo della malconcia palazzina. Disastro colposo e omicidio plurimo le ipotesi di reato per ora a carico di ignoti, nell’attesa delle iscrizioni al registro degli indagati. Come dimenticare quelle crepe apparse sulle pareti dell’edificio di via Mura Spirito Santo, venuto giù ieri mattina in pochi minuti. E come non tenere conto del sopralluogo che vigili del fuoco, vigili urbani e un tecnico di palazzo di città hanno fatto venerdì mattina, su sollecitazione degli abitanti del palazzo. Eppure, niente di tutto ciò è servito ad evitare il peggio. "E’ una sciagura inaccettabile, che impone l’accertamento rigoroso di cause e responsabilità", è il monito espresso dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Una tragedia di questa portata non lascia indifferenti le Istituzioni e la politica, specialmente quella che sul territorio pugliese investe le proprie energie e il proprio impegno. Il vicecapogruppo al Senato del Pdl, Gaetano Quagliariello, insieme ai senatori del Pdl eletti in Puglia, ha già presentato un’interrogazione a risposta scritta con la quale chiede al Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, "quali siano le informazioni di cui disponga in riferimento al crollo e quali intendimenti esprima in conseguenza di questo tragico evento". Nondimeno, quello che si chiede di sapere è se il capo del Viminale "sia già in condizioni di riferire sulle cause ed eventuali responsabilità che hanno dato origine alla tragedia" e "se non ritenga improrogabile e urgente – si legge ancora nell’interrogazione – adottare provvedimenti che permettano di risolvere alla radice, con interventi efficaci, la grave questione della stabilità degli edifici, a seguito di un accurato monitoraggio degli immobili, onde evitare il ripetersi di tragedie simili". Il pensiero, oltre che alle vittime di questa tragedia e alle responsabilità in campo, va a tutti coloro che potrebbero vivere una situazione di rischio potenziale, che va accertato in fretta affinché non si verifichino altre tragedie come questa. La Procura, intanto, ha disposto controlli a tappeto su tutti gli edifici per i quali sono arrivate segnalazioni di crepe o problemi statici. Le segnalazioni relative a stabili risalenti alla stessa epoca dell’edificio crollato, cioè gli anni ’60 e ’70 o anche prima, sono state diverse, e il procuratore Capristo ha assicurato che nessuna di queste verrà sottovalutata.

Da parte sua, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha convocato una giunta straordinaria per "un contributo concreto" alle famiglie. Stare vicino a queste persone, in un momento del genere, è un’altra priorità. Le cinque salme sono state trasferite al centro di medicina legale del Policlinico di Bari, dove verranno effettuate le autopsie. Quella che si respira è l’aria soffocante della polvere delle macerie, di fronte alle quali è impossibile rassegnarsi a una sofferenza che avrebbe potuto essere evitata.