Aboliti i vitalizi dei consiglieri regionali: dalla politica un segnale importante
05 Ottobre 2011
Sono bastati solo due articoli per dare un segnale forte. Un segnale, l’ulteriore, di cambiamento e di impegno da parte del governo regionale.Una mossa non scontata, anche se necessaria e significativa. Dunque è arrivato puntuale, nella seduta di oggi del Consiglio regionale, prima in Commissione subito dopo in aula, il via libera alla legge per l’abolizione dei vitalizi ai Consiglieri regionali.
Una votazione lampo per una legge fortemente voluta dai consiglieri stessi, come spiega il presidente della prima Commissione, Emilio Nasuti: "Sono molto soddisfatto, l’Abruzzo è la seconda regione italiana a decidere l’abolizione del vitalizio. In un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, il segnale arrivato oggi, contribuisce ad abbassare la linea di quel sentimento di antipolitica che serpeggia nell’opinione pubblica. Questo Consiglio regionale è attento a queste dinamiche: lo ha dimostrato quando, poco tempo fa, ha ridotto le indennità dei Consiglieri (oggi l’Abruzzo è al 19esimo posto in Italia per le indennità percepite, ndr) e lo ha dimostrato oggi centrando questo risultato che ha portato all’abolizione di quei vitalizi, percepiti dai cittadini come un privilegio da cancellare”.
Vale la pena ribadire che solo la regione Emilia Romagna finora ha cancellato questo privilegio. Nel Lazio invece, mentre si studia come alzare l’età pensionabile, bastano una legislatura di 5 anni in Consiglio regionale e 50 anni d’età per avere un vitalizio. Invece è bastata una legge semplice e breve per catapultare l’Abruzzo in tutt’altra direzione e cioè sulla strada delle riforme dei costi delle istituzioni, tanto per dirne una. Un segnale unanime, il cui valore va ben oltre il semplice risparmio in termini economici.
Scendendo più nel dettaglio, il provvedimento si compone di due articoli. Nel primo, fatti salvi i diritti acquisiti, si sancisce l’abolizione dell’assegno vitalizio a partire dalla prossima legislatura (la decima). Stabilito che le norme previgenti si applicano anche ai Consiglieri dell’attuale legislatura, eventualmente cessati dal mandato successivamente all’entrata in vigore della legge. Per coloro che dovessero essere rieletti, il nuovo mandato non produrrà invece alcun ulteriore effetto giuridico ed economico sul diritto al vitalizio. Il secondo articolo riguarda l’entrata in vigore della legge, a partire dal primo giorno successivo alla pubblicazione sul Bura. Attualmente il Consiglio paga 139 vitalizi per una spesa annua di circa 5,7 milioni. Restano comunque fatti salvi i privilegi dei consiglieri regionali attuali, che continueranno a percepire il vitalizo. Dalla prossima legislatura invece sarà abolito.
Non sono mancati commenti, positivi, anche da parte delle opposizioni. Per il consigliere regionale del Prc, Maurizio Acerbo, si è trattato di un voto storico. Anche se non manca di sottolineare che quando Rifondazione e IdV lanciarono questo obiettivo in Abruzzo, sembrava uno slogan elettorale. L’importante, come lui stesso ha sottolineato, è che ora si sia tradotto in un fatto concreto.