La Regione scommette sul vero punto di forza del Molise: il territorio
07 Settembre 2011
di U. D. G.
Il Molise fa una scommessa su se stesso e prova a fare del proprio territorio, ricco di verde e tradizioni rurali, un punto di forza economico e occupazionale. La Giunta regionale, consapevole del fatto che il paesaggio incontaminato, la natura e i sapori di una volta sono sempre più richiesti dal mercato turistico – italiano ma anche estero – ha pensato di imprimere una svolta e indire due bandi per l’assegnazione di risorse, con cui si potranno mettere in piedi attività ricettive turistiche parallele a quelle agricole o costituire microimprese (meno di 10 dipendenti, con fatturato annuo inferiore ai 2 milioni di euro) che sviluppino produzioni artigianali, utilizzando materie prime locali, oppure che migliorino i servizi sul territorio, come la consegna della posta o dei medicinali a domicilio.
“L’obiettivo – ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Cavaliere – è quello di creare nuove opportunità di lavoro e, soprattutto, nuove forme di reddito per gli agricoltori nel breve periodo, anche al fine di fronteggiare le problematiche che da tempo esistono nel settore agricolo, con particolare riferimento alle difficoltà che vivono i mercati dei prodotti agricoli convenzionali”. Gli aiuti che saranno stanziati, ha aggiunto Cavaliere, “vogliono rappresentare anche un incentivo a migliorare i servizi e le infrastrutture delle aziende agricole con un ritorno sia in termini di gestione dei flussi turistici, sia di qualità della vita dei cittadini residenti”. Insomma, il tentativo è quello di restituire vitalità a un territorio troppo spesso isolato e limitato a livello occupazionale, poggiando le basi proprio sulle caratteristiche peculiari del territorio regionale.
Il bando relativo all’ampliamento dell’offerta turistica si inserisce in un quadro di interventi su cui da tempo insiste anche il Ministero delle Politiche Agricole: la diversificazione del reddito degli agricoltori. Una prospettiva necessaria per garantire la sopravvivenza di chi, nel settore agricolo, vive e lavora. Di fatto, si tratta di ideare attività parallele a quella specificatamente agricola, dalle quali trarre profitti. Ad esempio agriturismi, strutture ricettive, fattorie sociali o didattiche, ma anche attività connesse al territorio agricolo in cui possono trovare assistenza anziani, bambini in età prescolare, diversamente abili o donne vittime di violenza sessuale. I fondi a disposizioni delle imprese che vorranno accedere ai finanziamenti saranno un totale di 5 milioni di euro, con un massimo di 100 mila euro a ogni singolo richiedente. Per le graduatorie è stato stabilito un criterio di favore per gli under 40 e per le donne.
Per quanto riguarda, invece, le risorse per lo sviluppo di microimprese artigianali tradizionali, l’obiettivo è quello di incentivare la nascita di attività commerciali con vendita diretta di prodotti biologici o tipici, come anche attività capaci di ridurre il più possibile l’impatto sull’ambiente e imprese che offrano (alle popolazioni rurali) servizi sul territorio, come il trasporto per le persone diversamente abili, gli anziani o i bambini, oppure che siano in grado di valorizzare il turismo rurale in Molise o garantiscano la tutela dell’ambiente con la manutenzione dei prati, dei parchi, dei boschi. I fondi a disposizione per questo bando ammontano a 3 milioni e 700 mila euro, con un massimo di 100 mila euro a beneficiario.
La Regione, insomma, cerca di rilanciare la propria economia e il proprio tessuto sociale. Stimolare le imprese ad avviare attività commerciali e di servizi con lo sguardo rivolto alle problematiche agricole è sicuramente un passo importante in direzione di uno sviluppo in grado di coniugare occupazione e rispetto del territorio.