Il Patto per l’Abruzzo è pronto a decollare (da Roma)

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Il Patto per l’Abruzzo è pronto a decollare (da Roma)

15 Settembre 2011

di V. S.

L’incontro ci sarà. E anche la data è già fissata. Ancora una volta, tanto rumore per nulla. Polemiche, dubbi, accuse. Per poi tornare sempre al punto di partenza: il presidente della regione Gianni Chiodi sarà ricevuto mercoledì prossimo, 21 settembre a Palazzo Chigi. Sul tavolo, il Patto per l’Abruzzo che riunirà Governo, Regione e parti sociali e datoriali per discutere delle risorse da destinare all’Abruzzo. In gioco c’è l’utilizzo dei Fondi Fas, ovvero risorse pari a 612 milioni di euro, fondamentali per ridare slancio all’economia regionale.

La notizia era attesa, ma mai in dubbio, come avevano fatto temere le critiche di Confindustria, seguite a pappagallo dall’opposizione di centrosinistra. E probabilmente, se non fosse che tutta l’agenda politica nazionale in questi giorni ha subito prevedibili ritocchi, l’incontro ci sarebbe stato già in questa settimana.

Comunque sia il 21 si andrà a Roma e Chiodi aspetta il suo momento. Sereno ma risoluto. Il Fas Abruzzo, infatti, ci tiene a precisare il presidente, “ha superato l’esame di tutte le strutture tecniche ed è stato licenziato in maniera positiva e senza modifiche. Saremo, inoltre, la prima Regione a incontrare il governo e la prima che vedrà approvato il Fas regionale”.

I soldi del Fas saranno decisivi. Lo sa Chiodi e lo sa tutta la maggioranza che ieri si è riunita in conclave a Tortoreto. Un vertice strategico, proprio per mettere a punto tutti gli interventi che caratterizzeranno la seconda metà della legislatura a cominciare dalle attività degli imprenditori.

Il presidente si è detto ottimista: “Affronto questa seconda parte del lavoro con molta più tranquillità e con meno ansia rispetto all’inizio perché abbiamo realizzato riforme strutturali che nessuna Regione ha fatto”. Riforme che “hanno portato la sanità in pareggio e la riduzione del debito”.

Insomma, non c’è mai stata, nell’azione del governo del regionale, la ricerca del consenso ad ogni costo: “il nostro programma – ha aggiunto Chiodi – ha previsto e continuerà a prevedere anche scelte difficili e sacrifici, nella logica di un buon padre di famiglia”. E non potrebbe essere altrimenti, perché oltre a far fronte alle difficoltà contingenti, la politiche deve anche recuperare quella rappresentatività di fronte all’opinione pubblica che ultimamente ha perso.

Soddisfazione per il risultato raggiunto dal governo è stata espressa dal segretario della Uil Abruzzo, Roberto Campo. “E’ importante – ha affermato – che il presidente Chiodi sia riuscito a fissare l’incontro con il Governo aprendo una finestra di attenzione per l’Abruzzo pur nel marasma dei conti pubblici nazionali. Il risultato immediato operativo che ci prefiguriamo è lo sblocco del Fas Abruzzo, con relativa delibera Cipe”.

Da campo però arriva anche un richiamo alla responsabilità, rivolto a tutti. “Nell’incontro con il Governo – conclude Campo – è doveroso che l’Abruzzo dia prova di grande compattezza, valorizzando il riordino dei conti pubblici regionali in corso ma anche rappresentando la necessità che al rigore si accompagni la crescita, stimolata anche dagli investimenti pubblici”.