Dopo un estenuante assedio, la polizia uccide il killer ‘qaedista’ di Tolosa

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Dopo un estenuante assedio, la polizia uccide il killer ‘qaedista’ di Tolosa

22 Marzo 2012

Dopo trentadue ore d’assedio al civico 17 di Rue Sergent Vignè, a Tolosa, Mohammed Merah, il ventiquattrenne qaedista di origini algerine è stato ucciso dopo un blitz delle teste di cuoio francesi. Secondo la ricostruzione del ministro degli Interni Claude Guéant, Merah si era dapprima rinchiuso in bagno. Una volta uscito, ha preso a sparare all’impazzata contro gli agenti che hanno risposto al fuoco. Il killer, armi in pugno, si è poi gettato dalla finestra. E’ stato trovato morto a terra. Tre i feriti tra le forze speciali, uno piuttosto gravemente. Un agente del raid ha dichiarato di non aver mai visto raffiche di tale violenza.

Si tratta del tragico epilogo di una vicenda cominciata il 15 marzo scorso, a Montauban, con l’uccisione dei due militari paracadutisti e proseguito con la strage alla scuola ebraica Ozar Hatorah di Tolosa.

Con i suoi attacchi, Merah intendeva “vendicare i bambini palestinesi”. Addestrato al jihadismo in Afghanistan tra il 2009 e il 2010, il killer della Ozar Hatoraj aveva preso coscienza del suo radicato antisemitismo, nonostante in un primo momento si fosse rifiutato di compiere un attentato suicida all’estero. Il killer, durante le estenuanti trattative con la polizia, aveva espresso la sua volontà di voler morire con le armi in pugno e di uccidere i poliziotti che avessero fatto irruzione nella sua abitazione.

Il prologo dell’assedio è inizato a partire dalle prime luci dell’alba di ieri con il primo blitz delle forze speciali. Blitz poi fallito per via del personale intervento di Nicolas Sarkozy, e del suo desiderio di catturare vivo l’attentatore della Ozar Hatorah, di assicurarlo alla giustizia e di indagare su presunti collegamenti con gruppi jihadisti. Da lì in avanti un’estenuante trattativa, annunciate e smentite rese, false notizie d’arresto, fino all’irruzione della mattinata di oggi.

Il ministro degli Esteri Alain Juppé, ha dichiarato stamane che occorrerà fare chiarezza sugli  eventuali errori dei servizi di informazione francesi nella sorveglianza di Mohamed Merah, aggiungendo tra l’altro: “Capisco che ci si possa porre la questione di sapere se ci siano state mancanze o no. Siccome io non lo so, non posso dire che genere di errori ci siano stati, ma su questo bisogna fare chiarezza”. Il giovane era da tempo noto ai servizi d’intelligence francesi come persona vicina ai gruppi islamici più radicali ma non era mai stato destinatario di nessun provvedimento di sorveglianza.

Nel suo intervento alla Nazione, il presidente Sarkozy ha dichiarato quanto segue: "E’ stato fatto tutto il possibile per consegnare Mohammed Merah vivo alla giustizia, ma non era concepibile esporre a rischi altre vite. C’erano troppi morti".

Ed ancora: "Ho chiesto al ministro della Giustizia di condurre una riflessione sul propagarsi delle ideologie fondamentaliste in ambiente carcerario. Le nostre prigioni non devono essere dei vivai di indottrinamento". Sarkozy ha anche annunciato che un’inchiesta è in corso per stabilire se Merah abbia operato da solo o mediante l’aiuto di alcuni complici