Avezzano, quello degli apparentamenti è il solito mistero buffo
14 Maggio 2012
di RS
Lorenzo De Cesare era assessore al Bilancio della giunta a guida Pdl che ha governato Avezzano negli ultimi anni. Ebbene, che fa il buon De Cesare a un tiro di schioppo dal ballottaggio del prossimo 20 e 21 maggio? Si fa la sua lista civica (“Alleanza di Centro per Avezzano”) e cerca, trovandolo, un apparentamento formale con Giovanni Di Pangrazio, il contendente a capo di una eterogenea (è un complimento) lista in cui confluiscono Pd, Idv, terzopolisti, eccetera eccetera. Il bello è che Di Pangrazio fino a un minuto prima non aveva fatto altro che sparare a zero sulla gestione del bilancio della giunta targata Pdl (li chiamava "gli addormentati"), ma adesso, come se nulla fosse, accoglie il figliol prodigo De Cesare, in quello che, scegliete voi, è un matrimonio d’interessi o il modo giusto per salire i "risvegliati" sul carro dei vincitori. Dei presunti vincitori, of course.
De Cesare non è l’unico dei transfuga: stesso discorso per Iride Cosimato, vicesindaco ed ex assessore con delega al bilancio, anche lei nella giunta Floris, anche lei alla guida di una nuova lista (“Io amo Avezzano”) e folgorata sulla via del candidato Di Pangrazio (ma non c’è un apparentamento formale). Il Pdl giustamente reagisce imbufalito: “Tradimento di ideali e fede politica e rinnegamento della squadra di governo con cui per anni De Cesare e Cosimato si sono confrontati per cinque anni e per cui hanno lavorato spalla a spalla”, dichiara il coordinatore provinciale del partito, Massimo Verrecchia.
L’altra tegola arriva quando Pierpaolo Rubeo, leader della “Unione dei Marsi”, in una lettera aperta ai cittadini di Avezzano, attacca Italo Cipollone sul suo terreno, la sanità (il candidato del centrodestra si fa un vanto, e a ragione, della sua esperienza professionale come primario di pediatria). Rubeo ce l’ha con il “Piano Baraldi”, che avrebbe “massacrato la sanità marsicana”, massacro imputato naturalmente a Cipollone. Peccato che, dopo il commissariamento, negli ultimi tempi il risanamento della sanità a livello regionale pare abbia dato i suoi frutti. Ad Avezzano non si registrano questi spietati tagli orizzontali, se mai in città è stato potenziato il pronto soccorso, e si pensa, lo pensa Cipollone, di poter ricostruire l’ospedale cittadino proprio grazie ai fondi “liberati” dalla Regione. Tanto più che uno dei reparti di eccellenza è proprio il suo.
Insomma, il virtuosismo epistolare di Rubeo è quantomeno contraddittorio. Nell’incipit della lettera la “Unione dei Marsi” dice di volersi svincolare da ogni apparentamento. Nel finale, si suggerisce di votare per Di Pangrazio. In tante giravolte e travestimenti da far venire il mal di testa, Cipollone tiene la barra dritta: “Noi siamo pronti ad aprire la nostra coalizione a forze moderate con un apparentamento formale come prevede la legge e non con accordi sottobanco poco trasparenti che ingannano i cittadini. Chiunque si allei con il Pdl deve sapere che non potrà ricevere nulla che non sia fatto in modo pubblico e sotto le forme della legalità e della trasparenza”. Vedremo se i cittadini di Avezzano capiranno chi è in cerca una poltrona e chi invece vuole governare. Bene, e senza troppe giravolte.