Bonanni a Campobasso: ridurre il debito e difendere il diritto al lavoro
17 Maggio 2012
Non c’è alcun dubbio che la crisi e la mancanza di lavoro stiano mettendo a dura prova anche l’economia molisana. Ma per il governatore Michele Iorio, nonostante tutto, “il tessuto imprenditoriale sta tenendo e nessuno è stato lasciato indietro dalla Regione”. Il tema del lavoro è omai la priorità al centro del dibattito politico regionale. Maggioranza e opposizione si sono confrontate sull’argomento per cercare una soluzione all’aumento delle aziende in difficoltà e alla crescita della disoccupazione. I sindacati, però, sono meno ottimisti. La Cgil chiede al governo regionale di fare un “sforzo straordinario” e di aprire il dialogo con le parti sociali sulle decisioni che riguardano lo sviluppo del territorio, mentre a rilanciare il tema della crescita e del lavoro, anche a livello nazionale, è stata la Cisl.
Ieri, il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, ha fatto visita a Campobasso e ha ribadito il concetto: se la nave Italia rischia di affondare, ha fatto capire, è per colpa dello scoglio del debito pubblico e la speranza di tutti è che la manovra del governo Monti non sia come quella del comandante Schettino. Il leader della Cisl ha auspicato proprio una inversione di rotta del governo nazionale. “Il Governo non sta lavorando per assottigliare il debito”, ha detto Raffaele Bonanni. Lo si può fare, ha aggiunto, “solo attraverso una lotta al lavoro nero, una revisione generale dell’impianto istituzionale e amministrativo e poi vendendo i beni demaniali. Se non si assottiglia almeno di un quarto il debito pubblico – ha aggiunto – non ce la faremo perché è come svuotare una vasca da bagno con il rubinetto aperto”.
Bonanni ha parlato a Campobasso anche delle tensioni nate attorno a Equitalia e il segretario della Cisl si è schierato nettamente dalla parte dei dipendenti dell’azienda: “Le leggi del fisco, in ogni parte del mondo sviluppato, sono leggi pesanti e che portano al penale quando c’è una sottrazione di risorse all’erario pubblico. In Italia non si capisce perché c’è addirittura comprensione per chi non paga le tasse. Ecco perché siamo con Equitalia. Se c’è tanto accanimento contro Equitalia, vuol dire che per la prima volta si persegue chi non paga le tasse”.
Per quanto riguarda il Piano per il Sud, il sindacalista ha tenuto a precisare che bisognerebbe investire le risorse in modo tale da non sprecarle. Ma, come per la istituzioni, è il tema del lavoro che preoccupa maggiormente il sindacato e Bonanni ha approfittato del viaggio a Campobasso per parlare anche della Fiat, visto che in Molise, in particolare a Termoli, l’azienda è presente con un proprio stabilimento. La fabbrica è una delle aziende più importanti della regione: conta circa 2000 dipendenti e produce cambi e motori per le auto del Gruppo. Le incognite che arrivano dal mercato, il calo della domanda e le voci di presunti tagli in Italia sollevano forti timori per il futuro. Bonanni non ha girato intorno alla questione, ma è andato dritto al punto: “Spero che gli stabilimenti non siano a rischio”. Per il segretario si è parlato in Italia di Fiat come se si stesse “discutendo della municipalizzata del gas, dell’acqua o dei trasporti, dove i politici fanno quello che vogliono, a prescindere dai costi e dagli andamenti dei mercati”. Ma non ci facciamo illusioni, ha concluso Bonanni, perché la ripresa dei mercati è dell’occupazione è legata alla fine della crisi economica. Sapere quando potrà finire è come vincere un terno al Lotto.