Energie rinnovabili, una fonte inesauribile proprio come noi giovani

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Energie rinnovabili, una fonte inesauribile proprio come noi giovani

Energie rinnovabili, una fonte inesauribile proprio come noi giovani

20 Maggio 2012

La penultima giornata di questa Spring School, è stata particolarmente fitta di ospiti e attività. Una giornata intensa e difficile, dopo la notizia della tragedia che ha colpito Brindisi. La nostra scelta è stata quella di andare avanti e affrontare le tante tematiche di attualità ancora sul tappeto, anche e soprattutto per dare il segnale di una gioventù che non ha intenzione si lasciarsi abbattere e piegare dal dolore.

Ieri, abbiamo discusso così di energie rinnovabili, questione centrale dello sviluppo sostenibile. Ad affrontare il tema, stimolandovi attorno il dibattito, il professore Domenico Villacci, che ha sottolineato come l’equilibrio energetico sia responsabile di una parte significativa degli effetti negativi delle attività umane sull’ambiente, in particolare sotto il profilo della stabilità del clima globale. Ecco perché è sempre più necessario orientare ad un uso efficiente e razionale dell’energia. A tal fine, la Commissione Europea ha adottato un programma che punta ad accrescere la sicurezza dell’approvvigionamento, la competitività e la cooperazione. Motivanti le parole di Villacci il quale, nonostante le grandi difficoltà che soprattutto il nostro paese sta affrontando nel settore energetico, ci ha spronati a guardare con ottimismo al nostro futuro ambientale e politico.

Nel dopo pranzo, ci siamo tutti riuniti per raccogliere su un video le nostre impressioni e considerazioni di questa avventura, un momento piacevole di confronto,il cui frutto verrà svelato solo nell’ultima giornata della scuola.

A seguire, nel pomeriggio, è intervenuto Roberto Santoro per spiegare i contenuti e la novità della web community di Magna Carta “ Gli occidentali” e per soffermarsi sul valore di think thank e lobby. Interessante è stato l’excursus storico, tracciato partendo dall’etimologia della parola think thank, slang militare in uso durante la seconda guerra mondiale che stava ad indicare le stanze in cui venivano definite le strategie, per arrivare fino ai giorni nostri, in cui tale accessione è utilizzata per indicare il marketing delle idee e le nuove forme attraverso cui questi "laboratori delle idee" operano.

E dopo i “tecnici”, non sono mancati gli interventi dai toni più politici. A moderare il dibattito, che ha avuto per titolo "Ricerca e innovazione, strumenti per un’economia dinamica" il direttore del Denaro, Alfonso Russo. Ha esordito il senatore Raffaele Calabrò, sollevando un problema di non poco conto: “L’Italia, pur avendo un capitale umano di grande valore, non ha mai investito in maniera adeguata nella ricerca, nell’innovazione e nella formazione” . Ma la rotta può essere invertita attraverso lo sviluppo delle piccole e medie imprese e grazie ad una cooperazione tra ricerca e industria. E’intervenuto poi Luigi Nicolais, presidente del Cnr: “La ricerca – ha detto – non è una spesa bensì un investimento, dato che ha tempi lunghi di innovazione e ha il grande potenziale di produrre conoscenza, che però è necessario saper utilizzare per poterla trasformare in denaro”.

Insomma, una giornata frenetica e intensa,  una vera e propria full immersion. Ancor più importante perché, come ha voluto ricordarci il vicepresidente dei senatori del Pdl, Gaetano Quagliariello, i risultati si ottengono solo con i sacrifici e il duro lavoro. E noi siamo pronti a raccogliere la sfida, impegnandoci con lo stessa energia anche domani e preparandoci al meglio per il nostro futuro.