Regionalizzare la crisi stigmatizzando il Sud non è né possibile né risolutivo

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Regionalizzare la crisi stigmatizzando il Sud non è né possibile né risolutivo

02 Luglio 2012

di M.M.

Ieri Roberto Maroni, ex ministro dell’Interno e nuovo segretario della Lega Nord, ha lanciato dal palco del Congresso del Carroccio un’invettiva durissima contro il Mezzogiorno paragonando il Sud d’Italia alla Grecia e inneggiando a una vera e propria "guerra di liberazione" finalizzata alla solita secessione. Niente di nuovo, il partito come Giano Bifronte è tornato ad indossare la maschera di lotta anziché quella di governo. Ma proprio la vicenda europea è l’esempio più lampante di come oggi le crisi assumano  una valenza sistemica, coinvolgendo inevitabilmente tutte le parti e non potendo risolversi se non con un intervento che le sostenga e tenga insieme tutte.

E’ innegabile che il Sud si trovi, rispetto al Nord, in una condizione di svantaggio imputabile anche e senza dubbio a una certa mentalità e a un modo di amministrare la cosa pubblica inefficiente e sprecone. Altrettanto innegabile, però, è che al Sud come al Nord esistono esempi virtuosi di realtà produttive che rappresentano il modello su cui fondare la fase di rilancio generale del Paese.

Nel Sud sono presenti tante piaghe ma anche tante opportunità e bene ha fatto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, a sottolinearlo quest’oggi nel suo intervento all’assemblea di Confindustria Bari-Bat. "La stessa Puglia -ha fatto notare – è una regione dove ci sono aziende eccellenti che hanno dimostrato di essere capaci di continuare a crescere e di creare occupazione". Insomma, il problema è "generalizzato sull’insieme del Paese. Non è un problema tipico del Sud, anche se per tutta una serie di problemi, il Sud parte svantaggiato".

La retorica piagnona di un Sud sempre alla ricerca di assistenza e giustificazioni, uno dei leitmotiv preferiti dai leghisti e di certo non privo di fondamento, è d’altra parte l’esatto corrispettivo di quella retorica nordista che individua nel Meridione la fonte di tutti i mali, senza rendersi conto che una larga parte di quegli stessi fenomeni che hanno contribuito ad affondare il Sud stanno dilagando in maniera preoccupante anche al Nord: mafia, corruzione, inefficienza amministrativa e via dicendo.

Forse, allora, la soluzione non è sopprimere il malato per evitare il contagio, ma neutralizzare il virus. La lezione europea docet.