L’eccezionalismo Usa è indispensabile al mondo: parola di Condi Rice

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L’eccezionalismo Usa è indispensabile al mondo: parola di Condi Rice

31 Agosto 2012

di E.F.

"After all, when the world looks to America, they look to us because we are the most successful economic and political experiment in human history.  That is the true basis of American exceptionalism". Questo è il senso profondo del discorso sull’eccezionlismo americano che l’ex Segretario di Stato Usa Condoleezza Rice ha offerto alla Convention Repubblicana di Tampa che ha offerto la nomination al ticket del Gop Mitt Romney – Paul Ryan.

E c’è qualcosa di eccezionale nel discorso alla Convention Repubblicana di Tampa di una grande donna come Condoleezza Rice, nata e cresciuta nella città di Birmingham, in Alabama  – ove il sistema Jim Crow, la segregazione raziale contro i neri è ancora in piedi –  che invece di fare "carriera" politica nel partito dell’emancipazione, il Partito Democratico, magari emergendo dalle fila del Naacp finisce per emergere nel Gop. 

Condoleezza "Condi" Rice fa la sua strada con abnegazione e costanza prima nell’accademia e poi più da esperta che da agitatore di folle, entra a far parte della grande famiglia Repubblicana, la stessa che la porterà prima a ricoprire il ruolo di National security advisor, di Consigliere per la sicurezza nazionale, nella prima amministrazione di George W. Bush, e in seguito, durante la seconda amministrazione Bus, a prendere le prestigiose redini di Foggy Bottom, il Dipartimento di Stato.

E’ stato un discorso tondo quello di Condoleezza Rice alla Convention di Tampa. Puntuale, precisa, compassionevole, grande, nel senso più trascendentale del termine. Un discorso nel quale la Rice ha ricordato al mondo perché l’eccezionalismo americano, una delle stelle polari del Repubblicanesimo americano, è davvero tale e perché, a differenza di tutti gli altri eccezionalismi nel mondo, merita davvero di guidare le decisioni della leadership americana.

Lo fa a parole sue Condoleezza Rice e dice a chi la ascolta a Tampa: "… My fellow Americans, ours has never been a narrative of grievance and entitlement. We have never believed that I am doing poorly because you are doing well. We have never been jealous of one another and never envious of each others’ successes. No, no, ours has been a belief in opportunity. And it has been a constant struggle, long and hard, up and down, to try to extend the benefits of the American dream to all.  But that American ideal is indeed in danger today".

Dice la Rice: "… La nostra non è mai stata una narrativa di lamentele e di spesa pubblica. Non abbiamo mai creduto che le cose non mi vanno bene perché a qualcun’altro vanno bene. Non siamo mai stati gelosi o invidiosi del successo degli altri. No, no, la nostra è sempre stata una fiducia nel potere dell’opportunità. E’ stata una battaglia costante, lunga e difficile, dagli esiti spesso incerti, per estendere i benefici del sogno americano a tutti. Ma quel sogno americano è in pericolo oggi. ….". 

L’America, e il mondo in generale, hanno bisogno di leadership. Per la Rice, la presidenza Obama ha dimostrato d’aver fallito nel duro compito della ‘giusta decisione’, tanto negli Stati Uniti, che all’estero. Il mondo, citando il presidente Obama e la sua sciagurata espressione "leading from behind", guidare da dietro, non si guida da dietro appunto. "My fellow Americans, we do not have a choice.  We cannot be reluctant to lead and you cannot lead from behind". A Mitt Romney e Paul Ryan l’arduo compito di riconquistare la presidenza e guidare ancora una volta, da davanti, gli Stati Uniti e il mondo libero.