Teatro Kursaal di Bari, la Regione si è intromessa per controllare la cultura
11 Settembre 2012
di A.R.
Dopo le polemiche sul teatro Petruzzelli, ora è il Kursaal Santa Lucia di Bari a far discutere, a seguito dell’intervento in extremis della Regione Puglia nell’acquisto del teatro, che nei mesi scorsi era stato aggiudicato per poco più di due milioni di euro a un imprenditore privato attraverso un’asta pubblica. "Ora – commenta il vice presidente vicario dei senatori del Pdl, Gaetano Quagliariello – questa cifra la pagheranno i pugliesi che si ritroveranno nel capoluogo un altro teatro pubblico in un momento in cui a livello nazionale si studiano dismissioni del patrimonio immobiliare per abbattere il debito pubblico e proprio la Regione Puglia impone ai suoi cittadini sacrifici economici maggiori che in altre parti d’Italia".
Il problema, prosegue Quagliariello, è che "in Puglia la spesa pubblica, il clientelismo e il sottogoverno prevalgono sul principio di sussidiarietà, da tutti invocato ma clamorosamente tradito, in nome del quale si dovrebbe lasciar fare ai privati ciò che i privati possono fare meglio e a minor costo del pubblico". Dunque, "ferma restando l’importanza delle politiche culturali, appare sciagurata la scelta della Giunta Vendola di gravare le già sofferenti casse regionali non solo dell’acquisto di un immobile, ma di una gestione che richiederà anno dopo anno impegni di spesa all’ombra di nomine pubbliche con tutto quello che ciò comporta e che i cittadini baresi ben conoscono alla luce delle continue beghe, delle lacerazioni e dei problemi politici, sindacali e di precarietà di cui sono piene le cronache quotidiane riguardo a proposito dello storico Teatro Petruzzelli".
Proprio il Petruzzelli viene citato per sostenere che "la lezione del commissariamento del teatro barese non sembra aver suggerito all’amministrazione regionale che forse sarebbe stato meglio lasciare ai privati la possibilità di investire nel patrimonio e nella cultura locale, anche nell’ottica di una differenziazione dell’offerta culturale che avrebbe contribuito a vivacizzare il settore con nuove energie e risorse che non sarebbero pesate sulle tasche dei cittadini".
Sia chiaro, sottolinea infine Quagliariello, "che la Regione non ha salvato una struttura dall’incuria e dall’abbandono, poiché i privati aggiudicatari non avrebbero potuto cambiare la destinazione d’uso e quindi in quel teatro avrebbero solo potuto offrire spettacoli. Forse non di stampo vendoliano…".
A Quagliariello ha replicato l’assessore regionale pugliese al Mediterraneo, Cultura e Turismo, Silvia Godelli: "Leggo le note polemiche del senatore Quagliariello – afferma in una nota – a proposito dell’esercizio del diritto di prelazione per il Kursaal Santalucia da parte della Regione, e pongo a mia volta alcune questioni. In tutte le città italiane i teatri d’epoca sono di proprietà pubblica e concorrono a formare sistemi urbani e artistici che sono a fondamento della civiltà, del progresso collettivo, della qualità del vivere. Nel caso di Bari – aggiunge – dove il teatro piú prestigioso, il Petruzzelli, non ha ancora un destino proprietario definito, e dove ancora del tutto imperfetta è la salvaguardia e l’utilizzo dei principali contenitori culturali, l’acquisizione del Kursaal alla collettività, per la salvaguardia e la valorizzazione ad uso pubblico di un luogo simbolico della storia e del decoro della città, e per la tutela di un edificio che qualifica l’intero centro urbano e i suoi sistemi produttivi di natura artistica, ci è sembrato piú che doveroso".
"Il senatore Quagliariello – insiste Godelli – sembra confondere le acque: le dismissioni di immobili inutili da parte dello Stato, in molti casi anche discutibili, sono una via che nulla ha a che fare con la nostra volontà di qualificare i sistemi urbani, a partire da Bari e a partire dalla acquisizione del Kursaal, utilizzando allo scopo non ‘i soldi dei cittadini’, ma i fondi per investimenti, con i quali solo investimenti di interesse collettivo è possibile fare. La questione della gestione – rileva l’assessore – è altra cosa. Essa seguirà un percorso interlocutorio con vari enti, a partire dal Comune di Bari e dagli enti da noi partecipati, e con i privati che vorranno costruire con noi un partenariato all’insegna di un progetto di qualità e di integrazione urbana".
"Un teatro vendoliano? Che insulsaggine – conclude Godelli – la cultura è di tutti e per tutti, e rappresenta il polmone pulsante della vita e dello sviluppo del territorio. E in esso il Kursaal non puó che occupare una indispensabile collocazione privilegiata, per l’oggi e per le generazioni future".