America, spiate le carte di credito. E nasce la app anti intercettazione
07 Giugno 2013
di redazione
Non solo telefonate, anche carte di credito e Internet. Si allarga il "datagate" lo scandalo che ha messo nell’angolo l’Amministrazione Obama. Un avvocato americano che scrive per il Guardian, Gleen Greenwald, oggi ha scritto che sarebbero milioni le carte di credito ma anche i profili Facebook "spiati" dalla Nsa, e che le intercettazioni ‘estorte’ a Verizon e ad altre multinazionali toccavano gli americani ma anche cittadini di altri Paesi del mondo. Sembra inoltre che anche altre agenzie di sicurezza, come quelle britanniche, avessero accesso ai file top-secret. Obama naturalmente si difende, rassicura gli americani dicendo "nessuno ascolta le vostre telefonate", spiega che Prims, il programma che autorizzava le intercettazioni è stato votato dal Congresso, e che tutto questo è stato fatto per difendere l’America dal Terrorismo. Ma il New York Times attacca, il Presidente ha dimostrato di non avere etica. Secondo Peter Schaar, responsabile della protezione dati per la Germania, "l’Amministrazione Usa deve dare chiarimenti". Intanto, degli sviluppatori in Sudafrica avrebbero messo appunto una "app", chiamata Seecrypt, che servirebbe a proteggere gli utenti dalle intercettazioni, impedendo di tracciare le loro chiamate. Per loro, si apre un mercato potenziale enorme di acquirenti dopo quello che è accaduto negli Usa.