Elezioni, Abruzzo. Piccone: “Tavolo bipartisan con Quagliariello e Marini per contare di più a Roma”

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Elezioni, Abruzzo. Piccone: “Tavolo bipartisan con Quagliariello e Marini per contare di più a Roma”

Elezioni, Abruzzo. Piccone: “Tavolo bipartisan con Quagliariello e Marini per contare di più a Roma”

21 Febbraio 2013

Filippo Piccone, già senatore, capolista alla camera per il Pdl in Abruzzo e coordinatore regionale del partito, ha le idee chiare. Dopo le elezioni vuole un tavolo elettorale bipartisan, dove far sedere i "big" che a livello nazionale rappresentano i due principali partiti italiani, l’attuale vicepresidente dei senatori Pdl, Quagliariello, e il senatore del Pd, Marini, in modo da valorizzare al massimo le esigenze, i bisogni e i desideri del territorio.

"Due poli per avere più peso a Roma", sintetizza, prefigurando uno scenario in cui i rappresentati della Regione possano assumere "incarichi di governo o di sottogoverno" nella prossima legislatura. Piccone sembra cosciente che il quadro politico è ancora incerto e che le elezioni potrebbero portare delle sorprese dal voto di protesta, ma allo stesso tempo, nella convizione che l’Abruzzo rappresenti un po’ un laboratorio dei trend in Italia, ritiene che la Lista Civica di Monti sia in discesa e che il Pdl, dopo i malumori iniziali per la composizione delle liste, alla fine si sia ricompattato e possa ambire a un buon risultato.

A proposito dello sfilacciamento del partito, con alcuni rappresentanti locali fuoriusciti, come Gatti verso Fratelli d’Italia, piuttosto che la lista Rialzati Abruzzo di Carlo Masci, e ancora gli insofferenti come il presidente del consiglio regionale Pagano e i ‘dissidenti’ che in Regione hanno dato vita a "Presenza Popolare", Piccone tende il ramoscello d’ulivo ma nell’altra mano ha pronta la bacchetta.

E sì, perché se da un lato si dice disposto a fare un passo indietro dal coordinamento regionale, se gli verrà chiesto, dall’altro "se si mette in discussione il coordinamento solo perché qualche soggetto si muove in modo artificio tra l’altro non collaborando nella campagna elettorale, sappiano che, come si dice dalle mie parti ‘ci troveranno il padrone’". Un avvertimento che, al di là delle politiche, sembra riflettere già la battaglia che nei prossimi mesi si combatterà per le regionali.