Lazio, presi 40 falsi ciechi. Inps metta nomi e cognomi on line
12 Giugno 2013
di redazione
Soliti noti. Nella provincia di Roma erano almeno 40 i ciechi, presunti tali, che guidvano l’automobile senza alcun problema. Li hanno smascherati, è il caso di dirlo, i Carabinieri del comando provinciale, 18 donne e 22 uomini che avevano documenti che attestavano il loro status di non vedenti al 100 per cento. L’Inps, insomma, cioè i contribuenti, hanno quindi pagato 3 milioni e mezzo di euro di pensioni di invalidità a truffatori che sottraggono risorse preziose a chi ha perso la vista o è non vedente dalla nascita. Una vergogna. Oltre alla pensione di invalidità, infatti, i falsi ciechi percepivano anche la indennità di accompagnamento. I "ciechi" de noantri sono stati filmati mentre andavano a correre o facevano la spesa al supermarket, mandavano messaggi via Facebook, si mettevano alla guida come se niente fosse. Avremmo una proposta per questi furfanti. L’Inps potrebbe creare un bel sito Internet aperto al pubblico dove, di volta in volta, man mano che i furbetti del quartierino vengono smascherati, inserire un profilo con nome e cognome dei truffatori. Un bel catalogo della furbizia che però l’ha pagata, cara. E una mossa trasparente per far capire dove e a chi andranno a finire d’ora in avanti quei milioni di euro ribati allo stato. A proposito, chi sono i medici che hanno firmato i documenti sui "non vedenti"?