Sebbene si parta da 44 a 35, la sfida tra Bersani e Renzi resta più che mai aperta

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Sebbene si parta da 44 a 35, la sfida tra Bersani e Renzi resta più che mai aperta

28 Novembre 2012

Pier Luigi Bersani versus Matteo Renzi, tra poche ore. Alle 21,10 su Raiuno, infatti, Monica Maggioni condurrà l’unico confronto tra i due sfidanti più votati del primo turno del 25 novembre scorso. Unico confronto da qui al ballottaggio di domenica prossima.

Le regole del dibattito: durerà un’ora e 45 minuti. I candidati avranno due minuti per rispondere alle domande e venti secondi per ribattere a dieci domande flash. Mentre il diritto di replica potrà essere utilizzato solo cinque volte. Al termine del faccia a faccia, poi, i due candidati si rivolgeranno agli elettori per e con un appello.

Polemiche sulle regole a parte, è un quesito ad albergare all’interno delle redazioni dei principali quotidiani nazionali: potrà, in pochi giorni, il sindaco di Firenze nonché ‘rottamatore’ per antonomasia colmare il gap – nove punti percentuali, ndr – che lo separa da Pier Luigi Bersani? Difficile, certo. Ma non impossibile. In soldoni, Renzi può recuperare? E se sì, come?

Il Foglio, per esempio, pubblica una serie di interventi rivolti proprio verso questa direzione: cosa fare per recuperare? Da Daniele Bellasio a Pietrangelo Buttafuoco, da Lanfranco Pace a Maurizio Crippa, da Mario Adinolfi e Giorgio Tonini, deputati del PD e renziani di ferro, ad Antonio Funiciello, direttore di Libertàeguale e autore del libro A vita – come e perché nel Partito Democratico i figli non riescono a uccidere i padri, secondo cui Renzi, con due mosse, può e deve puntare a “200 mila bersaniani” (i voti di scarto tra i due, ndr).

Pesa l’endorsement di Nichi Vendola a Pier Luigi Bersani, però. Implicito nei giorni scorsi (“lavorerò affinché non vinca Renzi”, ndr), ora più che mai esplicito, palese: “"Penso che stia dicendo parole che profumano di sinistra (Bersani)", ha affermato il leader di Sel. E ancora: “Bersani è un bravo socialdemocratico europeo, è stato un ministro molto attento, molto competente e molto operativo. È un leader politico che ha una qualità rara sulla scena pubblica. E’ un uomo di grande umanità, non è un cinico". I due, inoltre, domani saranno presenti assieme a Napoli, al Teatro Politeama, per un appuntamento lanciato dai vertici campani di Pd e Sel.

Tuttavia, non necessariamente i voti di Vendola – circa il 15%, ndr – si riverseranno in massa nel bacino elettorale di Pier Luigi Bersani. E stasera c’è il confronto televisivo. Ove, evidentemente, Renzi gioca in casa. In casa perché più fresco, più a suo agio – nel contesto televisivo – del segretario PD. La posta in palio, dunque, è apertissima. Nonostante Bersani non scommetterebbe neanche un centesimo sulla sua sconfitta.