Napolitano ammonisce i partiti: “Niente calcoli di convenienza”
13 Giugno 2013
di redazione
Alla Conferenza dei prefetti, il presidente Napolitano torna ad ammonire i partiti sulle riforme: "Se non si imboccherà la giusta direzione, a farne le spese sarà la credibilità del nostro Paese, della politica e della democrazia", dice il Capo dello Stato chiedendo stabilità istituzionale, che giudica la "condizione primaria" per il rilancio dell’Italia. Un richiamo, l’ennesimo, davanti a fibrillazioni e tensioni tra Pd e Pdl, che rischiano di infrangersi sul processo riformatore. Fatto il giorno dopo l’insediamento della Commissione dei Saggi e nel giorno in cui il Senato dà il via libera al "Comitato dei 40". Al bando, dunque, i "meschini e convulsi calcoli di convenienze", piuttosto "Il governo operi serenamente e il Parlamento faccia costruttivamente e con lungimiranza la sua decisiva parte". Ma Napolitano fa anche un richiamo ai prefetti, affinché prestino attenzione all’ordine pubblico, difendendo lo Stato "dalla esasperazione estremistica e dalla violenza eversiva" frutto del drammatico acuirsi della crisi economica. "Oggi alle difficoltà per molti aspetti drammatiche di imprese e mondo del lavoro si accompagnano tensioni da affrontare con forte attitudine al confronto e all’ascolto", aggiunge pensando ai recenti fatti di cronaca. Il ”disagio sociale", infatti, deve essere il "fronte principale per tutti”.