Huffington Post Italia: una delusione… Annunziata

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Huffington Post Italia: una delusione… Annunziata

25 Settembre 2012

Dopo mesi di attesa, oggi l’Huffington Post apre i battenti in Italia. E se il buongiorno si vede dal mattino, allora potremmo dire che la versione nostrana della celebre iniziativa editoriale firmata Arianna Huffington puzza già di vecchio.

Il sentore ce l’avevamo avuto mesi fa, quando per la direzione del super-blog era stata nominata Lucia Annunziata. Non proprio una “geek” o un’esperta della comunicazione online, diciamolo. Nel giorno del debutto dobbiamo ammettere che le impressioni non erano affatto sbagliate. Se, infatti, la forza dell’’Huffpost’ a stelle e strisce è stata quella di saper anticipare tendenze e sfruttare al massimo e prima dei concorrenti gli strumenti del web marketing, la versione italiana più che le sembianze di un fratello d’Oltreoceano assume quelle di un suo antenato. Il sito si presenta (e già questo è abbastanza indicativo) come tradizionale, stantio, noioso, severamente politically correct (per poter scrivere un proprio commento si dovrà passare al vaglio del software censore ‘Julia’). E, cosa fondamentale, ignora totalmente l’approccio 2.0, rinunciando all’interattività con gli utenti.

E quei 200 blogger che rappresenteranno la vera essenza dell’dell’Huffington Post? Tenetevi forte, perché già si intravedono nomi del calibro dell’ex ministro Giulio Tremonti, del segretario della Fiom Maurizio Landini e del sottosegretario Antonio Catricalà. Non proprio fanatici del web, insomma.

Tirando le somme di questo debutto verrebbe da dire: “Avanguardia pura!”. Ma non finisce qua. Novità – ahinoi – non ci sono state neppure dal punto di vista dei temi. Neppure nella giornata del suo lancio in rete: www.huffingtonpost.it, stamani apriva con un titolone sparato a caratteri cubitali e un’ intervista-fiume indovinate a chi? A  Silvio. Parliamo ovviamente dell’ex presidente del Consiglio. Un argomento di cui la stampa italiana si è occupata pochissimo negli scorsi 17 anni…

E meno male che la giornalista di “In mezz’ora” in questi mesi ha sempre insistito sul voler essere "attraversata dal futuro" ed "essere rapita" dall’innovazione (salvo poi scoprire che non abbia mai scritto neppure un tweet). A noi, visti i presupposti, quella dell’Huffington Post Italia, ci pare proprio una vera ‘delusione… Annunziata’.