Intelligence: la riforma è legge. Scajola soddisfatto

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Intelligence: la riforma è legge. Scajola soddisfatto

01 Agosto 2007

La commissione Affari costituzionali del Senato ha
approvato all’unanimità in sede legislativa la riforma dei servizi di sicurezza
in via definitiva. Il provvedimento è dunque legge. Soddisfatto il presidente
del Copaco, Claudio Scajola.

La riforma ridefinisce la struttura dei servizi di
informazione e sicurezza nazionali.

Scajola spiega i meriti del provvedimento: “Con questa
riforma si apre una nuova importante pagina nella storia dell’intelligence
italiana”. ”La nuova legge -spiega- colma un ritardo che durava ormai da
troppi anni ed adegua finalmente la disciplina dei servizi segreti alle mutate
esigenze insorte con la fine della guerra fredda e con l’emergere di nuove
insidiose minacce, quali il terrorismo internazionale di matrice jihadista.
Grazie all’introduzione delle garanzie funzionali e ad una organizzazione più
razionale ed equilibrata, che valorizza il ruolo di coordinamento ed indirizzo
della Presidenza del Consiglio, i nuovi servizi saranno in grado di svolgere le
proprie fondamentali funzioni con maggiore efficacia ed in un quadro di regole
certe”.

“Il significativo rafforzamento delle funzioni di
controllo e garanzia attribuite al Comitato parlamentare per la sicurezza della
Repubblica rappresenta, inoltre, una novità di straordinaria rilevanza,
che ci pone in linea con i sistemi adottati dalle più avanzate democrazie
occidentali. L’introduzione, infine, di un termine massimo di durata per il
segreto di Stato completa il nuovo quadro normativo, secondo criteri di
equilibrio e legalità”. 

”Desidero sottolineare – conclude Scajola – che la sollecita approvazione
della nuova legge è la dimostrazione che, quando si prescinde dalle logiche di
contrapposizione e si guarda all’interesse generale, anche su temi importanti quali la
sicurezza del Paese è possibile instaurare un dialogo costruttivo tra
maggioranza ed opposizione”.