Bersani e i signornò, con Grillo è solo tempo perso
27 Marzo 2013
Bersani in fondo ci doveva provare ma sa bene che è tempo perso. L’incontro in streaming con i 5 Stelle, i pesci in faccia del tipo "mi sembra di stare a Ballarò" dell’irriverente Lombardi, il vorrei ma non posso di Crimi che riconosce al segretario del Pd la buonafede della proposta. Tutto inutile, visto che poi all’uscita in conferenza stampa i "grilli" confermano il "no" al governo Bersani e alla fiducia senza condizioni.
Che Bersani guardi già oltre lo si può intuire da quello che aveva detto ieri in serata, "La mia testa sarà in ordine, in ogni caso, tranquillissima", facendo riferimento al redde rationem definitivo di giovedì con Napolitano. "Non sbatto la testa al muro. La mia testa sarà in ogni caso in ordine e tranquillissima. Qui si parla dell’Italia: 5 Stelle ha deciso e deciderà. Così come il Pdl. Il cambiamento non deve essere di fazione… Per questo chiedo a tutti un colpo di reni per dare un segnale di un esecutivo di cambiamento".
Insomma, non è servito a niente aprire sui temi cari ai 5 Stelle, spiegargli che il desiderio di cambiamento è condiviso dal Pd, che non ci saranno inciuci con il Pdl. Bersani ha corteggiato l’antieuropeismo dei "grilli" parlando contro l’austerity prima causa della recessione, ha evocato la "green economy", i tagli ai costi della politica (ridurre non eliminare il finanziamento ai partiti), il numero dei parlamentari, eliminare le province. Ha proposto «Una convenzione, un organismo "a gratis" dove parlamentari ed esponenti della società civile mettano a punto un progetto di riforma».
Niet, per Crimi ci potrà essere una qualche forma di sostegno sulle singole proposte "ma la fiducia in bianco è un atto forte". E il delicato: "non ce la sentiamo di poterci fidare". Forse il capogruppo dei 5 Stelle Crimi si sente forte mostrando tutta questa intransigenza, ma a guardarlo bene durante la diretta web non è che faccia poi così paura. Bersani ci ha provato, e il risultato era prevedibile. Quello che capiremo presto è se gli elettori del 5 Stelle continueranno a fidarsi dei loro "signornò".