Fico: la Rai non si vende, si difende. Ma che c’entrano gli F35?
19 Giugno 2013
di Pino Scanzi
Roberto Fico, presidente della commissione Vigilanza Rai, grillino doc, difende la Rai. E te pareva. "Ho letto di stime secondo cui la vendita della Rai garantirebbe due miliardi allo Stato, ma non è neanche la metà dei soldi che abbiamo programmato di spendere per gli F35: un’assurdità".
"Andrei piuttosto a tagliare gli F35 e a finanziare la Rai", dice Fico ricorrendo al solito pacifismo che veramente crede di paragonare l’high tech militare della Difesa italiana con il palinsesto sonnolento della pachidermica radiotelevisione italiana. Mele e pere.
Tagliare la spesa militare per finanziare la spesa pubblica televisiva, che altro aspettarsi da un ex studente di Scienze della Comunicazione? Il modello greco? Ma ci credereste? Telekabul e le altre ridotte dei partiti italiani in tv che smobilitano o perlomeno si ristrutturano? Impossible, Watson.
Molto più probabile che prima ritiriamo tutti i nostri militari all’estero, come forse sogna M5S e non solo. "Non si può vendere qualche canale se prima non facciamo una legge seria su conflitto d’interessi e antitrust", spiega comunque per prendere tempo Fico. La colpa è sempre di Berlusconi.
La Rai non si svende, si difende. Uno slogan che non pensavamo di sentire così presto in bocca ai cittadini e rivoluzionari del Movimento. Ma si sa, in Italia la parola privatizzazione è sinonimo di F35. Non c’è nessuno disposto a difendere ‘oscenità’ del genere.