Renzi primo nei sondaggi ma non c’è da fidarsi

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Renzi primo nei sondaggi ma non c’è da fidarsi

29 Marzo 2013

Sicuramente il sindaco di Firenze Matteo Renzi esce rafforzato dalla empasse degli ultimi giorni, guadagna la fiducia degli italiani (55 per cento) davanti al flop di Bersani, ai "niet" del Beppe nazionale, e in quella consistente fetta dell’elettorato di centrodestra che ha sempre manifestato una buona predisposizione verso il "rottamatore".

Eppure Renzi, e non solo lui, dovrebbe diffidare dei sondaggisti. Non dimenticheremo facilmente la scenetta di fine marzo, gli ospiti dei talk show e i titoli degli on line che intonavano il de profundis per il Cav. e il trionfo delle sinistre, quando poi il risultato è stato il tonfo di Bersani, la parziale rimonta del centrodestra e la sopresa dei "grilli".

Ricordiamo che, confrontando i sondaggi usciti negli ultimi giorni, se in generale si conferma un raffreddarsi del consenso verso M56, qualche nuova grana per il Pd e altra benzina per il Pdl, ad emergere non è certo un quadro di stabilità. Per non dire del partito del non voto, indecisi e astenuti, al 37 per cento. A Renzi suggeriamo prudenza.