Egitto, profughi. Tra Kyenge e Salvini si salvi chi può

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Egitto, profughi. Tra Kyenge e Salvini si salvi chi può

18 Agosto 2013

Egitto. Il leghista Matteo Salvini, vicesegretario della Lega Nord, torna ad attaccare il ministro Kyenge su Facebook. Il ministro aveva fatto una serie di dichiarazioni sulla crisi immigrazione inasprita dalla guerra civile egiziana. Salvini ha pensato bene di postare su Facebook questa dichiarazione: "La sciura Kyenge dice che ‘la crisi in Egitto porterà un’impennata di immigrazione in Italia’ (un genio!) e che ‘una legge sullo ius soli va fatta e si farà’. Come dire avanti, in Italia c’è posto per tutti! Ma perchè la sciura Kyenge non va a fare la Ministra in Egitto?". I toni sono sempre i soliti, vattene via o giù di lì. In mancanza di una riflessione seria su quanto sta accadendo dall’altra parte del Mediterraneo, tutto fa a brodo per una polemichetta post-ferragosto. Peccato che anche il ministro Kyenge non aiuti in una reale comprensione del caos egiziano. Da un lato chiede che "quando ci sono emergenze umanitarie sia l’Europa e non i singoli Stati a ricevere i profughi", e fin qui ci siamo, nonostante la sordità della Ue sulla materia. Dall’altro, ritira di nuovo fuori la legge sulla cittadinanza. "Va fatta e si farà, soprattutto se ciascuno ragionerà guardando alla società nel suo complesso, più che alla parte politica cui appartiene". Va bene, vedremo se si farà o non si farà. Ma che c’entra con l’inferno egiziano?