Merito e competenza, così funziona la Sanità in Abruzzo

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Merito e competenza, così funziona la Sanità in Abruzzo

08 Aprile 2013

Preparazione e quindi meritocrazia. E’ questa l’unica ricetta possibile per far funzionare correttamente i pubblici uffici. E se è una regola che vale sempre, forse vale ancora di più quando si tratta di salute.
A ribadirlo è il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, che proprio nei giorni scorsi è intervenuto all’inaugurazione del Master di II livello di "Direzione e Management delle aziende sanitarie", presso la sede della Unidav, l’Università telematica "Leonardo da Vinci" a Torrevecchia Teatina (Ch). "Soprattutto adesso che non c’è più lo Stato a ripianare i deficit delle Regioni, abbiamo un grande bisogno di manager della sanità preparati – sono state le sue parole – Del resto, è stata proprio la storica carenza di una cultura manageriale in questo comparto strategico, che rappresenta la maggiore azienda regionale produttrice di welfare, a causare danni ingenti sia sotto il profilo economico-finanziario che in termini di qualità delle prestazioni".

Il presupposto è noto: c’è un legame tra conti in equilibrio e capacità di offrire ai cittadini servizi sanitari adeguati al loro fabbisogno. "È stato ampiamente dimostrato – ha proseguito Chiodi – che non è affatto vero che chi più spende in sanità riesce a conseguire le migliori perfomance in termini di servizi e di tutela della salute. Anzi, è vero esattamente il contrario. Basta dare un’occhiata alla situazione della sanità dalle Marche in su e a quella offerta dalle Regioni dalle Marche in giù. Da noi, l’intero sistema Abruzzo, intendendo per tale non soltanto la classe dirigente politica, ha compiuto uno sforzo tale che ci ha cosentito di invertire la rotta. Così, dopo aver centrato l’equilibrio di bilancio nel 2010 e un avanzo di bilancio nel 2011 – ha continuato – ci apprestiamo a bissare il traguardo anche per il 2012 anche se attendiamo l’ufficialità della certificazione del tavolo di monitoraggio interministeriale che, proprio lunedì prossimo, esaminerà i conti dell’Abruzzo".

"Non siamo ancora tra le Regioni in grado di garantire i Lea, i Livelli essenziali di assistenza – ha spiegato il governatore – ma non siamo mai stati così vicini dal raggiungere i benchmark e cioè gli standard prefissati. Presto, saremo la nona Regione ad entrare in questa specie di gotha della sanità italiana. Il fatto di essere tra le quattro Regioni in equilibrio finanziario non emerge da dati autoreferenziali ma da una valutazione oggettiva di un tavolo tecnico nazionale – spiega Chiodi – e del resto è un dato di fatto che siamo passati da una valutazione che esprimeva una situazione di forte criticità, risalente al 2008, ad un giudizio da parte del tavolo di monitoraggio di adempienti con impegno. Bisogna ancora lavorare molto sul fronte delle liste di attesa ma intanto, tanto per citare qualche dato, abbiamo ridotto del 30 per cento cira la percentuale di ricoveri a rischio di inappropriatezza mentre il tasso di ospedalizzazione è passato da 256,33×1000 abitanti del 2008 a 184,2×1000 del 2011".