“Comunione e disperazione”, calembour malattia infantile del grillismo
21 Agosto 2013
di Pino Scanzi
Anche Comunione e Liberazione entra nel libro nero di Beppe Grillo. "Cos’è Cl e cosa rappresenta per la politica italiana?", si chiede il comico. "Perché ogni anno ministri e presidenti del Consiglio sentono la necessità di chiederne la benedizione andando in pellegrinaggio a Rimini come una volta i re con i papi?", insomma niente di nuovo sul fronte complottista. E ancora: "Un contenitore che ha accolto Andreotti, benedetto sia il suo nome, come una rockstar. Un movimento che ha protetto e riverito Forminchioni per decenni e che ora prende nel suo capace grembo gli ectoplasmi Letta e Lupi, due democristri dell’inciucio, oggi ribattezzato larga intesa, come chiamare escort una prostituta". E niente da sire sui soliti giochi di parole offensivi da dodicenni, tipo "Comunione e Fatturazione". Ahivoglia il ministro Mauro a replicare che Cl è "un metodo che rende possibile a chi partecipa di misurare la verità delle cose”, lontano dalla "propaganda, dalla mistificazione e dal tentativo di qualcuno di alterare il senso della realta". Mauro è troppo ottimista sulle facoltà demistificatorie di Beppe Grillo.