Morra, Napolitano un “vecchio nonno”. Capace di mangiarsi M5S
10 Luglio 2013
di Pino Scanzi
Non la racconta tutta il grillino Morra dopo la visita da Napolitano. Morra, capogruppo M5S al Senato, in delegazione con Grillo dal Capo dello Stato, liquida Napolitano come "un vecchio nonno" un po’ perso dietro i ricordi della "Napoli del ’44". Napolitano, spiega Morra ai giornaliti, ha avuto un atteggiamento "colloquiante" (sic) e "tutto sommato ben disposto", insomma duranta l’incontro "non ci sono mai stati momenti di tensione". Morra ha aggiunto che Napolitano avrebbe detto ai grilli che "non ha le pile duracell e che dunque non arriverà a fine settennato", e potrebbe anche starci anche se il capogruppo pentastellato riconosce al presidente di avere "le spalle larghe". "Napolitano ha di sostenuto di essere stato costretto ad accettare il secondo settennato", e ancora "Noi quando abbiamo criticato Napolitano, lo abbiamo fatto perche’ anche lui si è fatto ingessare dal sistema". Ora proviamo a raccontarla in quest’altro modo: questo arzillo "vecchio nonno", dopo aver messo in guardia alla fine del primo settennato sui rischi dell’antipolitica e la virulenza grillina, ha fatto il suo capolavoro togliendo il piatto fumante della vittoria sotto il naso di Grillo e Casaleggio. Dopo ha aspettato che il Capopopolo gli chiedesse udienza e quando l’incontro è avvenuto, tra disguidi e l’inaspettato sì del Quirinale, per i grilli è stato un po’ come andare a Canossa. Fa piacere che l’incontro sia andato bene, visto come dipingevano Napolitano quelli di M5S. Ma qualcosa ci dice che il presidente, se lascerà il suo incarico prima della fine del settennato, non farà certo un favore a Grillo.