Ocse, Sacconi: “Basse competenze italiani dimostrano disastro educativo”
08 Ottobre 2013
di redazione
Secondo il presidente della commissione lavoro del Senato, Maurizio Sacconi "il programma di rilevazione delle competenze dei lavoratori adulti coordinato dall’Ocse evidenzia le bassissime competenze alfabetiche e matematiche delle lavoratrici e dei lavoratori italiani, anche se con un leggero vantaggio delle donne sugli uomini. Come è stato osservato, ciò costituisce un pesante fattore di ritardo per lo sviluppo dell’economia e della società. Esso si configura come l’esito inevitabile del disastro educativo italiano avviatosi negli anni Settanta. Paradigma particolarmente significativo è l’infimo livello delle competenze matematiche che testimonia non solo la bassa qualità dei percorsi educativi, ma anche la poca attitudine alla fatica di giovani abbandonati a se stessi da famiglie distratte e da docenti autoreferenziali". "Dobbiamo davvero ‘invertire la rotta’ – prosegue Sacconi – rispetto a ideologismi e corporativismi, intrducendo sistemi valutativi sinora rifiutati, rafforzando l’orientamento alle scelte educative e il ruolo delle famiglie a questo scopo, integrando la scuola con il lavoro. L’offerta educativa deve tuttavia essere razionalizzata e concentrata affinchè garantisca ben diversi livelli di qualità degli istituti". Il decreto scuola del Governo," conclude il senatore, "appare quindi insufficiente e per molta parte condizionato dal vecchio mondo sindacale con vocazioni corporative".