Delrio e Casaleggio, la coppia che scoppia
22 Luglio 2013
Il ministro Delrio dice di Condividere la profezia di Casaleggio su un autunno caldo e violento, costellato di rivolte e rabbia sociale. "Ha detto una cosa vera, sarà un autunno molto difficile, e sono alcuni mesi che lo diciamo", spiega il ministro per gli Affari regionali sottolineando la "drammaticità" dell’appello di Casaleggio. "Sono stato in Sardegna, dove i sindaci vengono minacciati ogni giorno, e in Calabria. Qui, nei comuni che non sono sciolti per mafia, i sindaci si dimettono perchè non ce la fanno".
Non si tratta di sottodimensionare la crisi, ma queste previsioni sulla primavera araba che tracima in Italia sembrano un po’ apocalittiche, sempre che qualcuno non decida di iniziare a spedire lettere minatorie firmate brigate curcio com’è accaduto al vicesindaco di Milano. L’impressione è che i choosy nostrani finché avranno almeno l’ombra di un i-pad e la macchina col pieno non scenderanno in piazza motivati da questo o quel capataz.
Se mai, Delrio dice un’altra cosa, che bisogna allargare le regole ferree del patto di stabilità, che è strategico puntare sulle infrastrutture e una sorta di nuovo new deal da cui scaturiscano investimenti e crescita, che si paghino le aziende che aspettano da troppo tempo. Tutto molto ragionevole, ma se questo significa pompare soldi pubblici, se questa azione di stimolo non coinciderà con i cordoni della borsa Ue che si allentano, finiremo per riaprire il rubinetto della spesa senza aver concluso niente.
Project bond, eurobond, eccetera, vanno bene, ma a patto di avere regole certe e trasparenti sulla rendicontazione e scegliendo opere e investimenti mirati. Non siamo alla canna del gas e se Casaleggio o Delrio hanno informazioni su chi, dove, quando, quale tipo di violenze scoppierà in Autunno è bene che inizino a condividerle. Non è giusto sottovalutare la rabbia e il risentimento sociale che cova nella società italina, ma conviene sapere dove sta germogliando.